“Come la schiavitù e l’apartheid, la povertà non è naturale. È creata dall’uomo e può essere superata e sradicata dalle azioni degli esseri umani. Superare la povertà non è un gesto di carità. È un atto di giustizia. È la tutela di un diritto umano fondamentale, il diritto alla dignità e a una vita decorosa.”
Le parole di Nelson Mandela introducono alla perfezione la rassegna di Amnesty International dal titolo ‘Diritti umani e dignità sul grande schermo’ presso l’Auditorium Stensen (viale Don Minzoni 25).
Cinque appuntamenti cinematografici (tutti ad ingresso gratuito e tutti di giovedì alle 21) per cinque diritti umani: lavoro, istruzione, terra, salute, responsabilità d’impresa.
La rassegna - che anticipa la prossima campagna internazionale di Amnesty International sui diritti economici e sociali – inizierà giovedì 19 marzo, con ‘In questo mondo libero’ di Ken Loach. Seguirà l’incontro con Ditila Hako - responsabile sezione immigrati della Cgil Toscana – e un lavoratore immigrato proveniente dal Senegal che porterà la sua drammatica testimonianza relativa alla ricerca del lavoro in Toscana e il conseguente sfruttamento attuato nei suoi confronti.
Giovedì 26 marzo sarà la volta di ‘Non uno di meno’ di Zhang Yimou (vincitore del Leone d’oro a Venezia alla 56° Mostra), storia di una ragazzina di 13 anni che accetta una breve supplenza nella scuola multiclasse di una zona rurale e misera della Cina, in cui anche i gessetti sono un bene prezioso.
Al termine del film il dibattito con Alessandra Buyet, presidente Unicef Toscana e Massimo Seriacopi.
La rassegna proseguirà giovedì 2 aprile con ‘Bird watchers – La terra degli uomini rossi’ di Marco Bechis, ambientato nel Mato Grosso (Brasile) dove le attività economiche della zona legate allo sfruttamento in coltivazioni transgeniche dei terreni e le visite turistiche costringono gli indios abitanti nella zona a subire dei veri espropri. Seguirà l’incontro con Marina Forti, capo servizio esteri de Il Manifesto, autrice di un libro e numerosi reportage sull’esproprio forzato di territori ai popoli indigeni.
Giovedì 9 aprile verrà proiettato ‘The constant gardener’.
Il film – che indaga sui misfatti di un’azienda farmaceutica in Kenya – è lo spunto per parlare delle politiche adottate dalle multinazionali farmaceutiche nel Sud del Mondo, dove numerosi abitanti muoiono per l’impossibilità di accedere ai farmaci essenziali.
La rassegna si concluderà giovedì 16 aprile con la proiezione di ‘The corporation’, il documentario analizza il potere che hanno le multinazionali (quelle che in America vengono chiamate corporations) nell'economia mondiale, dei loro profitti e dei danni che creano.
Info www.stensen.org, 380/3150862