I Verdi di Firenze si sono recati stamani a visitare la struttura del canile del Termine, per portare vicinanza e solidarietà al lavoro quotidiano dei volontari, e per rinnovare la richiesta alle istituzioni di trovare, prima di qualsiasi attuazione di sentenze di sgombero, soluzioni concrete e corrette per gli animali (quindi, non la dispersione in canili di tutta Italia). Erano presenti Mauro Romanelli, portavoce regionale, Tommaso Grassi e Luca Ragazzo, consigliere e portavoce provinciale, Duccio Braccaloni, portavoce fiorentino.
Si associa al messaggio di solidarietà Fabio Roggiolani, Presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale della Toscana.
“Questa è una realtà certamente in trincea, ma ancora assai viva e vivace: quindi vogliamo dire in primo luogo alla cittadinanza di non abbandonarla, anzi di venire a visitarla e a portare il proprio sostegno, di ogni tipo”.
“Siamo venuti in particolare a seguito di alcuni articoli stampa dei giorni scorsi che, riportando le testimonianze di alcuni dirigenti della asl veterinaria rese durante il processo in corso, rischiavano di trasmettere un’immagine del canile che a noi risulta del tutto ingenerosa, e lo diciamo con cognizione di causa perché da anni conosciamo questa struttura e lo straordinario impegno dei volontari che la animano” affermano gli esponenti verdi.
“Non ci permettiamo certo di entrare nei fatti processuali né nelle deposizioni rese in tribunale, che non conosciamo nella loro interezza – precisano –: siamo però preoccupati dei messaggi che potrebbero passare presso l’opinione pubblica che rischiano di non rendere ragione del meritorio lavoro che da anni viene svolto”.
“Alle istituzioni, dalla asl ai comuni alla provincia, vogliamo solo dire che, oltre a controllare e sanzionare, si dovrebbero anche dare risposte, facendo ognuno la parte di competenza.
Infine, quando si fa un’ispezione, si deve usare buonsenso: se in un canile gestito da volontari si fa un’ispezione d’inverno alle sei di mattina e si trova una cacca, non è che ci sia troppo da stupirsi.
Molti volontari ci hanno testimoniato che se quell’ispezione a cui si riferiva la asl nella propria deposizione fosse stata fatta anche solo alle sette, tutto sarebbe stato trovato pulito”