Mancano ancora pochi giorni alla conclusione dell’anno ed è tempo di tirare le somme di una stagione cinematografica appena passata ; da questo excursus mancano ancora The Spirit, di Frank Miller, prossimamente su queste pagine , e per volontà distributiva The Wrestler di Aronofsky, che dovrebbe uscire in gennaio nelle nostre sale. Ma andiamo per ordine, simulando una specie di Oscar made in Nove da Firenze .
Il premio per il film dell’anno se lo aggiudica Onora il Padre e la Madre, di Sidney Lumet, che a 84 anni gira in digitale come fosse un ragazzino e ci regala una delle pellicole più aspre viste negli ultimi tempi.
Da Oscar l’intero cast . Staccato di poco, ma più osannato dal pubblico e dalla critica, Non è un paese per Vecchi dei fratelli Cohen, che ci regalano un Bardem destinato ad imperitura memoria cinematografica.
Speciale premio CineComics per quei film, ormai veramente un visibilio, derivati dai fumetti : impossibile non premiare Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, ma una menzione di tutto rispetto va a Hellboy – The Golden Army di Guillermo del Toro, il miglior regista di fantasy in circolazione, con buona pace del pasciuto Peter Jackson.
Infine, simpatico oltre ogni previsione Iron Man di Jon Favreau, che coniuga la Computer Grafica a un innato senso dell’ ironia e ci regala il supereroe più divertente visto al cinema ( lunga vita a Tony Stark, un grandissimo Robert Downey Junior)
Per l’animazione, stravince Wall E; mentre una sorta di premio di “essai” vogliamo darlo a Sean Penn con Into The Wild. Molto bello ma oscuro e non per tutti anche il Petroliere di Paul Thomas Anderson.
Infine , una nota sui piccoli film indipendenti o comunque “minori” per possibilità produttive : cito a pari merito Juno (che ha rivelato al pubblico il genio di Diablo Cody ) Irina Palm, lo splendido In Bruges (da recuperare assolutamente in Dvd ) , e quello più bello di tutti, il francese La Classe, di Laurent Cantet.
Delusioni più o meno cocenti sono stati l’ultimo Indiana Jones (forse il film più brutto e inutile di Steven Spielberg ) E venne il giorno di Shyamalan , ormai in delirio di onnipotenza, e soprattutto Miracolo a Sant’Anna di Spike Lee, che vince strameritatamente il titolo di film più insulso dell’anno.
Non sono brutti ma non aggiungono nulla al carnet dei loro creatori American Gangster e Sweeney Todd.
In italia, ovviamente , plausi per Gomorra e il Divo che appaierei ex aequeo , decidete voi a seconda dei rispettivi gusti ; non male il troppo chiacchierato Caos Calmo, forse il miglior film del mestierante Grimaldi ; rimandato Virzì con Tutta la Vita Davanti che non può continuare a propinarci Ovisodi sotto false spoglie ; sicuramente bocciato Ozpetek con Un giorno Perfetto.
Ultima crudele segnalazione per il flop assoluto di Baricco con Lezione 21 (Chi l’ha visto ?)
Marco Cei