Michelangelo considerava la Centauromachia opera paradigmatica di tutta la sua ricerca artistica: un lavoro mai finito ed esemplare di un furore artistico. Il volume di Sergio Risaliti e Francesco Vossilla ricostruisce a fondo l’ambiente culturale in cui Michelangelo ha lavorato al bassorilievo (1490 circa –1534), ne analizza le fonti artistiche e culturali e propone una lettura formale innovativa. La Centauromachia di casa Buonarroti a Firenze è vista come battaglia nella quale i personaggi perdono connotati letterari e storici per farsi protagonisti di un’immagine atemporale: la lotta tra forze opposte e l’energia infernale che ne scaturisce. L’intento degli autori è dimostrare come quel rilievo sia molto più della celeberrima prova della giovinezza talentuosa di Buonarroti bensì l’emblema della sua inesauribile ricerca di forma e di senso in scultura.
venerdì, 22 novembre 2024 - 00:12
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