Livorno, 26 settembre 2008– Raccontare un popolo, la sua storia e la sua filosofia di vita attraverso la gestualità è una vera impresa. Ma questo modo di raccontare una comunità locale può fornire spunti di riflessione importanti ed occasioni di comprensione inconsuete, che possono rivelarsi talvolta a dir poco folgoranti.
A raccontare i livornesi e i toscani, attraverso la loro colorita gestualità, ha provato (con successo), Mauro Pardini, psicopedagogista, in un curioso libro appena uscito per le edizioni Erasmo di Livorno, intitolato “Mosse, mossette e mossacce – gesti e parole a Livorno e in Toscana”.
Il volume sarà presentato lunedì 29 settembre ore 18 alla libreria Gaia scienza, via di Franco, nell’ambito degli appuntamenti del Settembre Pedagogico promosso dal Comune di Livorno.
Intervengono, con l’autore, Paolo Castignoli, esperto di storia livornese e Mario Cardinali, direttore del Vernacoliere.
L’autore, come si legge nella quarta di copertina,, è uno che da tutta la vita si occupa di persone, singole o associate, e dei fatti educativi e culturali che le coinvolgono.
E’ infatti, logopedista e psicomotricista, cioè uno che si approccia agli altri con particolare attenzione alla loro espressione verbale e motoria, così com’è pedagogista e psicologo.
E’ inoltre uno studioso della storia di Livorno o meglio della storia dei livornesi. In questo libro ha “mixato” con sapienza le sue due passioni per raccontare i livornesi attraverso la descrizione di gesti, di tonalità, di atteggiamenti corporei, di frasi e modi di dire che, se pure inconsapevolmente danno un senso e un’identità ad una comunità come quella labronica, vivace e particolare.