Procedure più semplici e trasparenti, maggiore partecipazione alle gare e quindi più concorrenza, risparmi per la pubblica amministrazione e per le imprese. Tutto questo ci si attende dalla diffusione del cosiddetto e-procurement, cioè dall'acquisto di beni e servizi on line e diventa oggi una opportunità sempre più concreta a favore delle pubbliche amministrazioni e delle imprese toscana, grazie all'accordo firmato a palazzo Strozzi Sacrati dalla Regione Toscana, rappresentata dal vicepresidente Federico Gelli, dal ministero dell'economia e dal Consip, società di cui il ministero è azionista unico e che ha compiti di assistenza e consulenza per l'introduzione delle nuove tecnologie nella pubblica amministrazione. L'accordo siglato il 12 settembre scorso, alla presenza del sottosegretario Giuseppe Vegas, per la prima volta in Italia permetterà di integrare un sistema regionale di e-procurement con il “mercato elettroni! co” ; costruito a livello nazionale.
«Un passaggio che va colto in tutta la sua importanza, perché non riguarda solo gli addetti ai lavori, ma si tratta di una svolta dal significato molto concreto – spiega Gelli – Parlare di mercato elettronico, infatti, vuol dire parlare di uno strumento telematico di acquisto strutturato e consolidato, dove le imprese sono presenti con i loro cataloghi e le amministrazioni possono cercare e confrontare le varie offerte, richiedere preventivi, inviare i loro ordini. Tutto questo vuol dire creare nuove opportunità, per le imprese toscane finora poco presenti sul mercato elettronico così come per gli uffici pubblici che potranno beneficiare di procedure semplificate e standardizzate e di costi unitari ridotti anche grazie a una maggiore concorrenza.
Come Toscana abbiamo già sperimentato da tempo e con successo i processi di automazione delle procedure di acquisto dei beni e dei servizi e ora con questo accordo vogliamo proporci come un laboratorio nazionale di innovazione, a disposizione di altre Regioni e degli enti locali». L'impegno della Regione Toscana sul terreno dell'e-procurement ha già visto, tra le altre cose, il sostegno, anche finanziario, ai piccoli comuni toscani che decidono di sviluppare questa applicazione delle nuove tecnologie; la sperimentazione, assieme ad altri enti toscani, non più solo per l'acquisto di beni e servizi ma anche per le gare per appalti nei lavori pubblici; il lancio del progetto Sirius per gli acquisti on line nella sanità toscana, un'iniziativa che al momento coinvolge già le tre Aree vaste della Toscana e il consorzio Dafne (40 aziende farmaceutiche che rappresentano circa il 73% del mercato complessivo), con risparmi che, a pieno regime, sono valutati in 25 euro per ogni ordine o fattura “dematerializzata”. Proprio per quanto riguarda i risparmi, gli esperti stimano che le gare d'appalto on line possano produrre risparmi di almeno il 5 % sul costo del bene o del servizio e di una percentuale compresa tra il 50 e l'80% sul costo delle procedure.