Gentile Direttore,
Abito proprio di fronte all'ingresso del fabbricato occupato in via Pergolesi, in cui durante il giorno (cioè nelle 24 ore) non è possibile convivere con la situazione che si è creata. I fattori che sono visibili dall'esterno vanno dagli schiamazzi - (usano un tono di voce sempre ALTO nelle loro discussioni , sostano nel marciapiede a telefonare, e in certi momenti diventano proprio urla, ciò entra proprio in casa anche con le finestre chiuse). La sicurezza personale: vengono usati gesti e frasi minacciose se qualcuno si permette di dire loro qualcosa circa la situazione attuale del momento, per non parlare delle continue risse che richiedono sovente l'intervento in forze delle Forze di Polizia Lato igienico: il tombino adiacente l'ingresso, è la "fossa biologica" dove va a finire l'acqua utilizzata per la loro toilette, dal lavaggio dei denti al lavaggio del capo, braccia, piedi - (l'acqua proviene dall'allacciamento tramite una tubo di gomma che viene aperto alla bisogna - intesa per l'uso già sopra indicato e per il riempimento di secchi e taniche che loro portano all'interno per non parlare di alcuni giorni che vengono lavate pentole (grosse pentole) quando fanno le loro feste e riunioni.- Faccio presente, che tale situazione che va dalla sicurezza delle persone all'igiene pubblica è più che nota agli organi istituzionali - che a si rifugiano dietro alla frase: "sono rifugiati politici".
Sante
giovedì, 21 novembre 2024 - 21:17