FIRENZE, 13 AGOSTO– La proposta è innovativa e soprattutto necessaria. È un vero e proprio corso di buone maniere che il Maestro Alberto Presutti, con la sua esperienza decennale, propone a tutti quegli enti, aziende, pubbliche amministrazioni i cui dipendenti intrattengono ogni giorno rapporti con il cittadino.
Dagli Urp agli uffici informazioni, dal servizio clienti ai call center, l’immagine di una azienda è in primo luogo affidata a chi per primo entra in contatto con l’utenza: coloro che quotidianamente hanno a che fare con cittadini, clienti, consumatori spesso arrabbiati, indecisi, poco informati su quella che ormai è diventata una vera e propria giungla comunicativa.
E così, dall’esperienza lavorativa quotidiana, Alberto Presutti, che si occupa di galateo, tiene corsi di buone maniere e tecniche di relazione per ogni esigenza, ha sviluppato il progetto di un corso di buone maniere nelle relazioni col pubblico, dedicato alle amministrazioni pubbliche che hanno capito che la vera differenza sta nel sapersi relazionare.
“Lo stile, il buon gusto e le buone maniere sono sempre più elementi per distinguersi socialmente ed evitare di fare brutte figure – spiega Presutti – Nel rapporto col pubblico non si possono più tollerare errori o abbagli, per cui occorre che il dipendente sia preparato al meglio con un corso interattivo specifico per fugare ogni dubbio ed evitare di commettere qualsiasi tipo di errore.
Salvaguardando così l’immagine dell’ufficio, dell’ente o dell’istituzione ma anche creando un clima più armonico tra amministrazione ed utenza”.
È stato dimostrato che una buona comunicazione col pubblico facilita e velocizza il lavoro, lo rende soddisfacente sia per l’utenza che per il dipendente stesso. Importante è, infatti, anche una comunicazione efficace e corretta in ufficio, tra colleghi e superiori, attraverso la quale si facilita l'ottenimento di buoni risultati anche col pubblico.
I corsi di bon ton tenuti da Alberto Presutti riscoprono il fascino del galateo moderno, la buona educazione del nuovo millennio, oggi il più delle volte dimenticata e più che mai tornata ad essere indispensabile.