Al termine degli interrogatori davanti ai gip di Pistoia e di Firenze per le convalide dei fermi, restano in carcere 6 dei 7 ragazzi accusati di avere stuprato in gruppo una 22enne a Firenze nella notte tra il 25 e il 26 luglio. Uno stupro durato quasi due ore. A raccontarlo è stata la giovane che conosceva due dei suoi aggressori. E un testimone ha visto i sette quando avrebbero impedito alla 22enne di raggiungere la bicicletta, portandola invece nell'auto, dove sarebbe avvenuto lo stupro
«Il Comune si costituisca parte civile nel processo che verrà celebrato contro chi ha stuprato la studentessa 22enne alla Fortezza da Basso».
E' quanto chiedono Bianca Maria Giocoli (Forza Italia-Pdl) e Gaia Checcucci (Alleanza Nazionale-Pdl). «Lo scorso novembre - hanno ricordato le due esponenti del centrodestra - il consiglio comunale ha approvato all'unanimità un nostro ordine del giorno nel quale si chiedeva, tra l'altro, di "creare all'interno dell'amministrazione un'apposita struttura che collabori con l'asl per i servizi di assistenza sanitaria e con le vittime durante i processi di stupro nei quali il Comune dovrà costituirsi parte civile".
Quanto è avvenuto nella notte tra il 25 ed il 26 luglio alla Fortezza merita una risposta anche dalle istituzioni. E la violenza subita da questa ragazza è anche un'offesa a tutta la città». Il documento invitava il sindaco anche a lanciare «una grande campagna di sensibilizzazione anche con pubblicità su bus e televisioni locali», a installare «colonnine sos distribuite uniformemente su tutto il territorio comunale», a lasciare «le vetrine illuminate la notte». Nell'ordine del giorno si propone poi di «dotare i semafori di pulsanti di allarme» e «predisporre corsi di autodifesa», anche a livello psicologico, con i quali «insegnare alle donne come riconoscere e prevenire le aggressioni, come chiedere aiuto in modo efficace e superare il trauma subito, nonché come riconoscere ed evitare luoghi e situazioni di rischio».