Netto miglioramento dell’assistenza territoriale, aumento delle prestazioni specialistiche e di quelle diagnostiche, riduzione dei ricoveri ospedalieri (con la sola eccezione della day surgery, in aumento). Un giudizio dei cittadini sostanzialmente positivo, migliore dell’anno precedente, anche per la qualità del pronto soccorso. Sono alcuni dei dati più significativi del Report 2007 “Il sistema di valutazione della performance della sanità toscana”, presentato stamani dall’assessore al diritto alla salute Enrico Rossi, assieme a Sabina Nuti, direttore del laboratorio Mes, Management e Sanità, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, e Valtere Giovannini, responsabile area di coordinamento sanità del Dipartimento diritto alla salute.
Il Report, quest’anno alla sua seconda edizione, è stato realizzato dal Mes, in collaborazione con la Regione, utilizzando il sistema del “bersaglio”, già collaudato lo scorso anno. Il sistema si basa su 130 indicatori di valutazione, sintetizzati in 52 indicatori di sintesi, classificati in sei dimensioni di valutazione, e rappresentati graficamente con un bersaglio in cui figurano cinque fasce di valutazione: da 1 a 5, dal rosso al verde scuro.
Dal confronto con il Report 2006, molte delle performance risultano decisamente migliorate.
«Con grande soddisfazione rendo pubblica questa valutazione – dice l’assessore Rossi – Abbiamo di fronte un sistema non perfetto, ma complessivamente buono.
Un sistema non statico, che si muove ed è capace di cambiare. Su questa strada vogliamo continuare, anche rispetto alle iniziative annunciate dal governo, che prevedono tagli ai servizi. La Toscana è stata capace di garantire una sostanziale tenuta del sistema sanitario e buoni livelli di assistenza, senza aver mai introdotto, come invece altre Regioni hanno dovuto fare, tasse addizionali. Abbiamo attuato una serie di razionalizzazioni che hanno consentito al sistema sanitario di andare in pareggio di bilancio».
«Quando abbiamo iniziato, quattro anni fa a lavorare intorno a un sistema di valutazione – prosegue l’assessore – sapevamo di mettere in moto una macchina complessa e impegnativa, ma anche di lanciare una sfida decisiva per il miglioramento della qualità dei servizi.
Con crescente convinzione abbiamo sperimentato il modello del “bersaglio” e dei suoi indicatori, prima in alcune Asl e poi in tutto il sistema e abbiamo salutato con soddisfazione la pubblicazione del primo Report 2006, un documento risultato decisivo per la redazione del Piano Sanitario 2008-2010, strumento unanimemente apprezzato anche a livello nazionale».
Vediamo nel dettaglio le voci più significative del Report 2007:
Assistenza territoriale: nel 2007 si è registrato un netto miglioramento rispetto al 2006, come dimostra l’aumento considerevole del numero di prestazioni specialistiche, che da 55,6 milioni sono passate a 56,3 milioni, con oltre 700.000 visite in più erogate ai cittadini toscani.
«L’aumento della specialistica ambulatoriale – commenta l’assessore Rossi – sta a significare che il sistema dà risposte in termini di presa in carico. Di questo voglio ringraziare sia i medici di famiglia che i medici specialisti, che in questo modo fanno risparmiare ai cittadini e al sistema sanitario tanti ricoveri ospedalieri».
Prestazioni diagnostiche (diagnostica per immagini, strumentale e di laboratorio): passano da 48,8 milioni nel 2006 a 50,7 milioni nel 2007. In particolare, le prestazioni diagnostiche per immagini ad elevata tecnologia registrano incrementi notevoli, per esempio le Tac, che da 268.410 aumentano nel 2007 a 285.261.
Rimangono problemi per rispondere alla domanda di risonanze magnetiche e ecocolordoppler, dove si registrano liste di attesa ancora lunghe, su cui il sistema ha in corso iniziative di riorganizzazione.
Programmi di screening: sono stati attivati da tutte le aziende e i dati nel triennio sono andati progressivamente migliorando, con percentuali superiori rispetto alla media nazionale, anche se ancora non sono stati raggiunti gli obiettivi ambiziosi del Piano Sanitario Regionale.
Ricoveri ospedalieri: si riduce il numero dei ricoveri complessivi: da 573.106 a 562.636 ( -10.470, ovvero -1,83%); di quelli in day hospital: da 81.720 a 77.867 ( -3.853, -4,71%); di quelli inappropriati: da 66.059 a 62.359 ( -3.700, -5,60%).
In calo anche il numero delle giornate di degenza pre-operatoria: da 250.619 a 228.990 ( -21.629, -8,63% ); e il numero di ricoveri ripetuti entro 30 giorni per la stessa patologia: da 24.655 a 24.076 ( -579, -2,35%). Crescono però i ricoveri in day surgery: da 112.227 a 115.491 ( +3.264, +2,91%). Tutti questi dati evidenziano la capacità del sistema toscano di utilizzare la struttura ospedaliera per le acuzie e per il tempo strettamente necessario. Parti cesarei: nel 2007 il dato è peggiorato, pur attestandosi tra le migliori performance a livello nazionale, ma nei primi mesi del 2008 alcune aziende (tra cui Careggi, Viareggio, Asl di Pisa) sono riuscite a invertire drasticamente la tendenza, con miglioramenti di molti punti percentuali.
Nel 2007 il dato varia dal 10,5% di Prato al 30,8% dell’azienda ospedaliero-universitaria senese. Donazioni di sangue: nel 2007 sono state complessivamente 217.946, leggermente superiori rispetto alle 213.755 del 2006, e questa tendenza all’aumento si sta confermando anche nel primo quadrimestre 2008. Così come le donazioni, è in continuo aumento anche l’uso di sangue, tendenza presente in tutte le aziende e determinata dall’utilizzo non solo per l’area chirurgica, come in passato (ma con interventi di sempre maggiore complessità), ma anche in area medica, in particolare per il supporto alle terapie oncologiche, sviluppate in modo diffuso a rete in tutti gli ospedali.
Personale: è aumentato di appena 151 unità su 49.770 dipendenti, pari allo 0,3%. Sono diminuiti di 67 unità i dipendenti amministrativi, ma sono aumentati di 177 unità i sanitari.
Il giudizio dei cittadini: anche quest’anno i cittadini hanno espresso un giudizio positivo relativamente ai servizi sanitari oggetto di indagine, cioè la medicina di base, la diagnostica, la specialistica ambulatoriale, il percorso materno-infantile, i servizi di pronto soccorso.
Il pronto soccorso: migliorata la qualità percepita dagli utenti del pronto soccorso: nel 2006 era stata valutata pienamente soddisfacente dal 76% degli utenti, nel 2007 la percentuale è salita all’85%.
Questo dato è da tenere in considerazione anche alla luce delle nuove indicazioni date dalla Regione alle aziende per migliorare il servizio di accoglienza nei Pronto soccorso, e dei nuovi investimenti strutturali e tecnologici. Le migliori performance: si trovano nella fascia verde scuro il contenimento dei tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali e specialistiche e per le prestazioni diagnostiche e strumentali.
Le peggiori performance: in molte aziende risultano carenti il grado di soddisfazione dei cittadini rispetto alle capacità di informazione della Asl e il clima interno tra i dipendenti.