«100mila contravvenzioni per aver violato la zona a traffico limitato nel primo quadrimestre 2008. La colpa è della segnaletica insufficiente». E' quanto sostengono Jacopo Cellai, vicecapogruppo di AN-Pdl, e la consigliera Gaia Checcucci. Gli esponenti del centrodestra hanno annunciato una raccolta di firme «per far installare, in prossimità delle porte telematiche, display elettronici per segnalare se sono in funzione. Il dato, sconfortante, è in linea con i numeri del 2007, attestati complessivamente a 312mila verbali - sottolineano Cellai e Checcucci - è evidente che la ztl cosi com'è non funziona.
Non solo per l'indisciplina e la distrazione di alcuni automobilisti, ma soprattutto a causa di una segnaletica non adeguata ad indicare visibilmente e a lunga distanza quando le porte telematiche sono in funzione e quando sono spente. I cartelli spesso non si leggono se non all'altezza della porta telematica, quando ormai è impossibile tornare indietro ed evitare l'infrazione. Se l'obiettivo della ztl è quello di preservare il centro storico e la sua fruizione, nonché quello di tutelare la residenza non ci siamo proprio.
Perchè ad ogni multa corrisponde un ingresso abusivo». «Il consiglio comunale - ricordano i due esponenti del centrodestra - ha approvato una nostra proposta, fatta propria dalla commissione trasporti, per l'installazione dei display elettronici in prossimità dei varchi. Piccoli pannelli elettronici con la dicitura solo autorizzati/libero, alternata in verde e rosso, da alternare in lingua italiana ed inglese. Dispositivi già utilizzati da tempo nel comune di Roma. L'amministrazione, tuttavia, ha messo in soffitta la mozione attraverso un documento che indica una serie di problematiche di attuazione, del tutto strumentali a nostro avviso.
Si tratta di un problema di volontà politica come testimonia l'ultimo passaggio di questo documento : "Se passasse questa decisione per così dire "garantista" ... si perderebbe del tutto quell'effetto di rispetto delle regole nel conducente del veicolo per il timore di incorrere in sanzioni alla sola vista di queste apparecchiature elettroniche, che siano funzionanti o non". Una sorta di "regime delle porte telematiche"». «Al contrario di Firenze - hanno concluso Cellai e Checcucci - il presidente di Atac di Roma si è così espresso all'indomani dell'adozione dei display nella capitale : "chi non è autorizzato all'accesso ora sa, con assoluta certezza, dove e quando il transito è vietato.
L'obiettivo è una sempre maggiore trasparenza". Trasparenza. Esattamente quello che chiede Alleanza Nazionale. Altrimenti la ztl resta prevalentemente un'operazione di cassa. Pertanto a settembre lanceremo una raccolta di firme rivolta ai residenti di Firenze e provincia per promuovere l'installazione dei display elettronici, supportando attraverso i cittadini la volontà già nettamente espressa dal consiglio comunale». (mr)