Firenze, 30 Luglio 2008- Nei primi sei mesi di quest’anno gli sbarchi di stranieri sono quasi raddoppiati toccando quota 13mila persone, di cui il 90 per cento a Lampedusa. Ieri si è rovesciato un altro gommone e sembrano almeno sei le vittime. Qualche giorno fa sono stati due bambini a perdere la vita. Ma quella di ieri non è l’ultima strage, semplicemente perché l’ultima strage non esiste. Le stime più prudenti parlano di diecimila morti annegati negli ultimi dieci anni sulle rotte tra l’Africa e le nostre coste meridionali.
Secondo i dati dell’Alto commissariato Onu a un quinto dei migranti che giungono in Italia via mare vengono riconosciuti l’asilo politico o la protezione umanitaria. Cioè non sono clandestini. Ma questo lo si scopre nel momento in cui arrivano. Quando i più fortunati possono raccontare la loro storia.
Il Commissario ai Diritti Umani per il Consiglio d’Europa, Thomas Hammarberg, dovrebbe svolgere il suo ruolo istituzionale con più rigore, invece che lasciarsi andare a critiche chiaramente ideologiche e strumentali”.
Così l’Europarlamentare toscano Paolo Bartolozzi commenta le dure prese di posizione del Commissario dell’UE nei confronti delle recenti misure varate del Governo Berlusconi in tema i sicurezza. “Questa è l’Europa che non rispetta le prerogative degli Stati membri, che permette un uso politico delle cariche istituzionali, che invece dovrebbero fornire supporto e proposte concrete ai Governi per meglio affrontare le emergenze del momento. Grazie all’azione “distruttiva” del Governo Prodi, che si è impegnato a cancellare la maggior parte delle norme del precedente Esecutivo di centrodestra, oggi in Italia esiste davvero una “emergenza sicurezza”, che non può essere disgiunta dalla ripresa massiccia del fenomeno della immigrazione illegale nel nostro Paese.
L’ultima direttiva in materia del Parlamento europeo – spiega Paolo Bartolozzi – prevede un maggior controllo dell’immigrazione clandestina e dei reati a questa connessi per tutelare la sicurezza dei cittadini. Traspare peraltro una superficialità ed un immotivato allarmismo dalla relazione del Commissario Hammarberg che attacca le forze dell’ordine che invece sono una delle tutele più importanti dello stato di diritto in Italia, talvolta vittime di coloro che non vogliono rispettare le nostre leggi.
Esprimo quindi solidarietà ai vertici delle forze dell’ordine che con impegno cercano di arginare un problema di dimensioni ormai preoccupanti”.
Da notizie di stampa risulta che il Governo ha già scelto di ubicare a Campi Bisenzio il CPT -Centro di Permanenza Temporanea o Cie (Centro d'Identificazione e di Espulsione) secondo la definizione berlusconiana, della Toscana. La stampa riporta la notizia che il ministero degli interni avrebbe individuato a Campi Bisenzio l'area in cui costruire il primo Centro di identificazione ed espulsione (il nuovo nome dei Cpt) della Toscana.
Gli enti locali toscani, negli ultimi anni, hanno sempre respinto l'ipotesi di ospitare queste strutture. Sono strutture, come è noto, stigmatizzate dalle organizzazioni per i diritti umani e di cui una commissione tecnica nazionale istituita dal ministero degli interni (presieduta dall'ambasciatore Staffan De Mistura) consigliò due anni fa il superamento.
"Siamo contrari ai centri di Permanenza Temporanea o di Identificazione -affermano i portavoce dell'Associazione x una sinistra unita e plurale di Firenze- non certo per egoismi localistici ma perché sono strutture inumane ed inefficaci, in cui vengono rinchiuse (per un periodo che può giungere a 18 mesi, secondo le recenti proposte governative) persone che non hanno commesso alcun reato ma risultano soltanto prive del permesso di soggiorno, creando, di fatto, un ordinamento giudiziario diverso, al di fuori della Costituzione, per i migranti.
E’ importante che contro una decisione del genere si ricostruisca rapidamente quell’ampio movimento, che andava dall’associazionismo alle forze politiche della sinistra, dal sindacato ai centri sociali e che fu in grado, alcuni anni fa, di impedire la costruzione di un CPT nella regione. Non li vogliamo qui nè in nessun'altra regione. Si tratta di un atto di ostilità nei confronti della Giunta regionale, che ha confermato recentemente la sua contrarietà alla realizzazione di una simile struttura sul territorio toscano.
Chiediamo che tale opposizione venga confermata anche dalle autonomie locali che non possono limitarsi a richiedere un percorso di consultazione preventiva. Ci impegniamo quindi ad operare perché l’opposizione al CPT sia la più ampia ed unitaria possibile e si accompagni alla rivendicazione di nuove leggi per l’immigrazione, a partire dal livello regionale, basate sull’accoglienza, sui processi d’inclusione, sui diritti di cittadinanza".
Grave il fatto di intolleranza, che si è verificato lunedì sera a Stabbia, una bottiglia incendiaria è stata lanciata da ignoti contro un’auto di nomadi che faceva parte di una carovana in sosta a Stabbia, zona industriale del comune di Cerreto.
«Stiamo assistendo a un aggravamento di sentimenti come l’intolleranza -interviene Alessio Tavanti, segretario del Partito democratico di Cerreto Guidi- che purtroppo si verificano sempre più spesso anche nelle nostre zone. La radicalizzazione delle politiche di controllo dell’immigrazione a cui assistiamo, provoca un sentimento di insicurezza nei cittadini, per cui l’immigrato diventa il capro espiatorio. L’episodio di Stabbia è gravissimo e la nostra condanna è ferma. Ci impegneremo, quindi, ancora di più per promuovere una politica di integrazione, accoglienza e convivenza, che ha sempre caratterizzato i nostri territori».
«Il colpo d' occhio era impressionante.
Non solo per la maestosità del monumento. Ma anche per l' invasione di venditori abusivi che questa mattina, alle 11, erano diventati i padroni della scalinata del Duomo». E' quanto ha dichiarato Bianca Maria Giocoli (Forza Italia-Pdl). «Piazza San Giovanni - ha aggiunto l'esponente del centrodestra - uno dei luoghi più frequentati di Firenze, crocevia di turisti provenienti da tutti i Paesi, biglietto da visita della città di fronte agli occhi del mondo intero, sembrava un suk. I venditori abusivi avevano occupato la scalinata con i loro cartoni ed i turisti erano costretti a fare lo slalom per evitarli».
«Una vergogna - ha commentato Bianca Maria Giocoli - il trionfo dell'illegalità a neanche una settimana di distanza dall'approvazione, in consiglio comunale, sia del regolamento di polizia urbana, ovvero della "civile convivenza", che del commercio ambulante. Dov'erano i vigili urbani? Sono proprio curiosa di sapere come fa l'amministrazione a coniugare tutto ciò con il suo concetto di legalità».