FIRENZE– Una trentina i casi aperti e conclusi nel giro di pochi giorni dal Difensore civico regionale Giorgio Morales, e numerosissimi reclami agli uffici del Settore tributi della Giunta regionale. Sul meccanismo di tassazione dei mezzi di trasporto a motore, fioccano i contenziosi. Complici una serie di fattori riconducibili, pare, al mancato aggiornamento dei data base di Regione e Aci, i cittadini toscani lamentano richieste di riscossione del bollo auto anomale e in alcuni casi non dovute.
“Abbiamo trattato – informa Morales – una trentina di casi, alcuni dei quali clamorosi.
Tra questi, quella di una vettura rottamata nel 2005, presa in carico dall’Aci e sulla quale Equitalia (società di recupero credito) ha rivalso un pagamento del bollo per gli anni successivi”. “In qualità di Garante del contribuente (LR 31/2005 ndr), ho il compito di verificare, attraverso accessi agli uffici e esame della documentazione, le irregolarità, le scorrettezze e le disfunzioni dell’attività fiscale segnalate dai contribuenti. Nei casi trattati, il mio intervento ha annullato le richieste di riscossione del bollo e risolto le pratiche in pochi giorni”.
I reclami arrivati all’Ufficio del Garante, unitamente all’oggettiva difficoltà di risposta di molte altre pratiche da parte del Settore tributi della Regione, spingono Morales ad invitare la Giunta ad un “maggior controllo” del lavoro che sta svolgendo l’Aci.
Inoltre, il Garante propone “nello spirito di collaborazione già operante con il Settore tributi, di informare tutti i contribuenti della possibilità di rivolgersi al mio ufficio.
Le pratiche che abbiamo aperto sono infatti di cittadini che sono a conoscenza della figura del Garante del contribuente, ma è un’informazione che la grande maggioranza degli utenti non conosce”. (f.cio)