Firenze, 9 luglio 2008– Si sta preannunciando molto difficile la stagione estiva sul fronte delle donazioni di sangue, aumentano, infatti, i consumi dei suoi componenti e derivati. Non bastano le donazioni abituali. I donatori periodici hanno già donato per supplire alla carenza registrata durante tutti i mesi primaverili, ora c’è emergenza sangue.
Forte è la preoccupazione dei dirigenti dell’Avis per questa situazione. “A Firenze, sappiamo che in alcuni ospedali la mancanza di scorte di sangue sta imponendo il rinvio di tutti gli interventi già programmati e non urgenti o il rallentamento della programmazione degli stessi.
Inoltre, sono troppo pochi i nuovi donatori che si recano ai Centri trasfusionali, rispetto il continuo incremento del fabbisogno che si registra. Il periodo estivo non aiuta perché la città si svuota, aumentano i ricoveri soprattutto degli anziani e si è distratti dalle imminenti ferie”. Sono le parole di Alessandra Campagnano, Presidente dell’Avis Comunale di Firenze. Già nei giorni scorsi, la Regione Toscana, attraverso il Centro regionale di coordinamento e compensazione per l’attività trasfusionale (CRCC), aveva provveduto ad allertare le Strutture del Sistema Trasfusionale Toscano al fine di attivare ogni strumento per agevolare il percorso di donazione, oltre alle Associazioni del Volontariato della donazione di sangue ed emocomponenti, con le quali aveva concordato l’incremento dell’attività di chiamata dei donatori e di sensibilizzazione verso la popolazione sulle tematiche della donazione.
“E proprio sulla scia di questo appello, Avis Comunale di Firenze si è attivata per chiamare tutti i suoi potenziali donatori.
Attraverso gli elenchi dei soci abbiamo celermente provveduto alla chiamata di tutti coloro che potevano essere idonei. Poi abbiamo allertato tutti i gruppi aziendali, il gruppo dei donatori della comunità mormone e mussulmana. Inoltre, proprio in questi giorni, su tutti i principali organi d’informazione della città è stata programmata una campagna di sensibilizzazione alla donazione di sangue. Prosegue la Campagnano.- tutti dovrebbero comprendere che è un segno di civiltà donare sangue, affinché situazioni di grave crisi come questa non si debbano più verificare.
E’ dai primi anni novanta che non si registrava una situazione così preoccupante. Per superarla è necessario che il sistema possa fare affidamento su un numero sempre crescente di donatori e donatrici periodici e responsabili e associati che sentano la solidarietà come valore, recandosi a donare presso i centri trasfusionali ospedalieri che garantiscono sicurezza sia per il donatore sia per il ricevente.”
Per poter essere donatori è sufficiente: avere 18 anni, pesare almeno 50 Kg, essere in buona salute.
L’intervallo minimo tra due donazioni di sangue è di 90 giorni. Gli uomini possono donare 4 volte l’anno, le donne in età fertile 2. Sarà comunque il medico che, nella visita preliminare alla donazione, stabilirà tipologia e frequenza del dono, in base alle specifiche caratteristiche di ciascun donatore.