Una Consulta per la sicurezza sui luoghi di lavoro per Firenze e Provincia

Redazione Nove da Firenze
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09 luglio 2008 14:13
Una Consulta per la sicurezza sui luoghi di lavoro per Firenze e Provincia

Firenze, 09 Luglio 2008- Dal seminario: “La responsabilità sociale delle imprese alla luce del nuovo testo unico sulla prevenzione e sicurezza dei luoghi di lavoro, iniziative delle istituzioni locali”, organizzato da Provincia e Comune di Firenze nel Salone De’ Duecento di Palazzo Vecchio è partita chiara l’idea di creare una Consulta per lo scambio delle buone pratiche e che coinvolga lavoratori, imprenditori, organizzazioni di categoria. Uno strumento che metta attorno ad uno stesso tavolo tutti gli “attori” impegnati nella sicurezza sui luoghi di lavoro e che possa essere un’interfaccia, sul territorio provinciale, per l’interpretazione del decreto legislativo 81/2008.

“Le assemblee elettive devono essere investite di questo problema – ha evidenziato il Presidente del Consiglio provinciale Massimo Mattei – anche perché contiamo, in tutta Italia, 1200 “morti bianche” l’anno. Circa 4 al giorno. E’ nostro compito intensificare i controlli. E c’è bisogno di più ispettori. In tutta Italia sono solo 2500 coloro che sorvegliano i cantieri e segnalano agli organi competenti situazioni non regolari. In Toscana ne sono stati assunti, di recente, altri 41 ma non dobbiamo abbassare la guardia.

Morire di lavoro è un dramma e un tema che riguarda tutti e che fino ad oggi forse è stato troppo sottovalutato”. “La Provincia – ha aggiunto l’assessore provinciale al lavoro Stefania Saccardi – sta lavorando su questo tema soprattutto attraverso l’informazione, i voucher informativi, i centri per l'impiego con i quali si cerca di intervenire sulle fasce a rischio e la formazione nelle scuole edili”. “Dobbiamo – ha aggiunto il Presidente della commissione lavoro della Provincia Andrea Calò – chiamare tutti i soggetti in causa a dire cosa si deve fare, a partire dalle istituzioni e le associazioni degli imprenditori.

E’ la sicurezza nei luoghi di lavoro e non quella nei confronti dell’immigrazione, il vero tema su cui si deve lavorare, a cominciare dal nuovo Governo”. Provincia e Comune, inoltre, puntano a sottoscrivere un atto solenne, valido a lunga scadenza, per la sicurezza sul lavoro.
"Paradossale che in Palazzo Vecchio si parli di sicurezza, mentre alcuni operai al suo interno lavorano senza casco nel cantiere per il restauro del "cortile del Michelozzo- dichiarano il consigliere comunale Jacopo Bianchi, assieme al presidente del "Comitato per la Vivibilità di Firenze" Guido Castelnuovo Tedesco ed Antonio Lenoci del comitato "LaportAccanto".

"L'assessore Nencini ha parlato di "rafforzare i servizi di vigilanza e di ispezione". È giusto ciò che è stato dichiarato durante il convegno "Sicurezza sul lavoro e Responsabilità sociale delle imprese"- hanno dichiarato - benché lasci non poco perplessi il fatto che, proprio a poca distanza dal luogo in cui si è tenuto oggi questo incontro, numerose volte gli operai presenti hanno acceduto e lavorato all'interno del cantiere sprovvisti delle obbligatorie protezioni per la testa, come si può vedere dalle foto presenti sul sito www.sosconsigliere.it che ritraggono gli operai in questione senza casco".

"Ci fa pensare quanto spesso e volentieri la tematica della sicurezza sul lavoro venga utilizzata solo per i convegni e per contro non sia seriamente applicata nei fatti. Ci auguriamo - concludono Bianchi, Castelnuovo Tedesco e Lenoci - che i controlli auspicati ed invocati quest'oggi in Palazzo Vecchio non rimangano lettera morta, bensì si sostanzino in una reale abitudine riguardante un tema serio e delicato come quello della sicurezza nei luoghi di lavoro".

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