Firenze, 08.07.2008- Scrive José Saramago nel suo Viagem a Portugal (diario di quanto osservato muovendosi nella terra dov'è nato) che il turista si muove per trovare, il viaggiatore per scoprire. E con lo stesso spirito di scoperta Claudio Paolini ha compiuto un viaggio in una delle più suggestive vie di Firenze, da cui ha poi preso vita il volume Borgo degli Albizi. Case e palazzi di una strada fiorentina (ed. Polistampa, pp. 88, euro 6). Non solo un puntuale regesto degli edifici che si affacciano su una delle tante strade di Firenze che collegano i quartieri di impianto medievale con la città romana, ma un vero e proprio itinerario nella memoria di chi la percorre spesso distrattamente.
Da via Pietrapiana a via del Corso come si trattasse di un viaggio lungo e avventuroso, disseminato di incognite e scoperte: 28 schede per altrettante tappe - suddivise per numero civico in ordine crescente - che descrivono la storia dei palazzi incontrati camminando in direzione di piazza della Repubblica: proprietari, affacci, bibliografia ragionata, rilievo della facciata o di qualche altro particolare elemento architettonico. Alte case, antiche torri e dimore cinquecentesche, tra busti di granduchi e stemmi con le armi delle famiglie che hanno costruito Firenze; e poi alla fine, prima di attraversare via del Proconsolo e continuare il cammino in via del Corso, quei due palazzi affrontati, colmi di memorie e testimoni di uno dei fatti che sconvolsero la città e decretarono il potere di Lorenzo il Magnifico, la congiura dei Pazzi, che la tradizione vuole ordita proprio in quel palazzo in seguito confiscato.
Tutte queste e tante altre suggestioni sono evocate dalla lettura delle schede che compongono questo libro, completate da numerose illustrazioni a tutta pagina, la maggior parte delle quali sono state disegnate e descritte dagli architetti Riccardo ed Enrico Mazzanti e Torquato Del Lungo a fine Ottocento.
Lo storico dell'arte Claudio Paolini, specializzato in arti decorative e in storia delle tecniche artistiche, è stato direttore del Centro Ricerche e Documentazione dell'Istituto per l'Arte e il Restauro di Firenze.
Attualmente è funzionario della Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico per le province di Firenze, Prato e Pistoia. Per Polistampa dirige insieme a Maria Cristina Masdea la collana «Quaderni dei Servizi Educativi», entro cui questo stesso volume s'inscrive. Nata nel 2004 con l'obiettivo di fornire materiali e documenti per la conoscenza delle città e del territorio di Firenze, Prato e Pistoia, la collana serve anche a presentare studi e risultati di convegni legati al patrimonio artistico e culturale, in convenzione con i Servizi Educativi della Soprintendenza.
(Irene Gherardotti)