Sono dieci, hanno una divisa (camicia e cappellino bianchi con il giglio, pantaloni blu), un cartellino identificativo e da domani pomeriggio saranno nelle strade del centro storico con un obiettivo: dialogare in modo gentile con tutti, dai turisti maleducati ai venditori abusivi, per garantire un maggior decoro della città. Sono cittadini senegalesi, che da tempo vivono a Firenze, e che sono stati selezionati e adeguatamente formati nell'ambito di un progetto elaborato dal consolato onorario del Senegal a Firenze con la collaborazione dell'Amministrazione comunale.
Ieri mattina l'iniziativa, che è stata dedicata al sindaco Giorgio La Pira e al presidente del Senegal Leopold-Sedar Senghor, è stata presentata a Palazzo Vecchio dall'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni e dal console Eraldo Stefani. "Firenze è una città che non deve affrontare emergenze particolari a livello di sicurezza quanto problematiche legate alla vivibilità, al mancato rispetto delle regole e al decoro - ha spiegato l'assessore Cioni -. Per questo stiamo agendo a più livelli per potenziare l'attività di prevenzione, prevenzione che ha nel dialogo e nella comunicazione gli elementi fondamentali.
Il progetto che prenderà il via domani risponde pienamente a questa filosofia perché utilizza le potenzialità della mediazione sociale per migliorare la vivibilità della città". Che tradotto significa "utilizzare" operatori senegalesi (che avranno la qualifica di "ausiliari di mediazione sociale") per instaurare un contatto con chi vive e visita la città e soprattutto con i connazionali venditori abusivi. L'obiettivo è convincerli a lasciare la strada, ad uscire dal circolo vizioso ascoltando i loro problemi e offrendo loro anche informazioni sulle occasioni e i percorsi di inserimento lavorativo.
"Se vinceremo questa scommessa - ha aggiunto l'assessore Cioni - sarà un modello da esportare perché capace di agire alla radice per superare il contrasto in strada che spesso si risolve in un 'guardia e ladri' estenuante e poco utile, ma non per questo non deve essere fatto". "Si tratta di un progetto innovativo, il primo di questo genere in Italia - ha precisato Stefani - attraverso cui i senegalesi che vivono a Firenze possono dare un contributo concreto alla vivibilità della città. E' molto importante anche perché è anche l'occasione per rivalutare l'immagine del Senegal e dei senegalesi agli occhi dei fiorentini.
Senza dimenticare la valenza nei confronti dei venditori: essere avvicinati e dialogare con un connazionale nella propria lingua, toccare con mano che esistono altre strade per vivere in Italia rispetto all'illegalità sono più eloquenti di mille parole". In concreto i dieci operatori, divisi su due turni, saranno presenti nelle strade del centro storico (per essere esatti nel quadrilatero compreso fra via Cerretani, via Tornabuoni, lungarno Acciauoli e via del Proconsolo) dalle 16 a mezzanotte.
Il loro compito sarà prevenire tutti i comportamenti che contribuiscono al degrado della città: da quello del turista che getta la bottiglia dove capita a quello del venditore abusivo che con la sua merce esposta "reca un'offesa al decoro del centro. Una prevenzione che passa attraverso il dialogo e l'invito bonario a rispettare le regole della civile convivenza. Ovviamente, come hanno precisato l'assessore Cioni e il console Stefani, non sono agenti di polizia né guardie giurate e quindi non possono e non devono intervenire quando la situazione degenera.
"In questi casi gli operatori contatteranno la Polizia Municipale e le forze dell'ordine cui spetta intervenire". Gli ausiliari saranno dotati anche di walkie talkie per poter comunicare tra di loro in modo da organizzare meglio il servizio.
Il progetto, dal costo totale di 20.000 euro di cui 13.000 a carico dell'Amministrazione comunale, andrà avanti per un mese, in via sperimentale, e se funzionerà sarà prorogato. Gli operatori riceveranno un contributo come rimborso spese.
“Invece di dare risposte serie e concrete ai cittadini di Firenze in termini di sicurezza e decoro della propria città, l’Assessore Cioni “assolda” un manipolo di senegalesi con la qualifica di “ausiliari di mediazione sociale".
Una vergogna ed una umiliazione per i tanti giovani della nostra città ancora senza lavoro e per i residenti del centro costretti a convivere con sporcizia, illegalità diffusa e paura continua”. Angelo Pollina – consigliere regionale di Forza Italia verso il Popolo della Libertà – giudica incomprensibile e strampalata l’iniziativa “degli angeli neri”, che il Comune di Firenze ha istituito spendendo soldi pubblici a beneficio di non precisati “cittadini senegalesi che da tempo vivono a Firenze”.
“Il PD è allo sbando, come affermano esponenti del calibro di D’Angelis e Renzi, ma non solo all’interno del partito, anche nelle istituzioni i suoi rappresentanti non sanno più cosa inventarsi per essere “originali” e conquistare le pagine delle cronache nazionali. Si vede – aggiunge Pollina – che il caldo di questi giorni ha colpito anche chi amministra il Comune di Firenze. Non è infatti accettabile che il Comune trovi lavoro a dieci senegalesi, in maniera del tutto arbitraria, allo scopo di mediare e convincere i connazionali recidivi e ormai abituati a delinquere a pentirsi e tornare sulla retta via.
Siamo all’assurdo e alla presa di giro dei cittadini di Firenze che devono fare tesoro di questa, come di altre iniziative del Comune, per orientare meglio il loro voto in vista delle prossime elezioni amministrative del 2009”.
«Dopo le sentinelle, ecco l'ennesima "operazione spot" dell'assessore Cioni». E' quanto hanno dichiarato la capogruppo di Forza Italia-Pdl Bianca Maria Giocoli ed il consigliere Marco Stella a proposito dei «dieci giovani senegalesi, alcuni di loro ex venditori ambulanti abusivi, che domani pomeriggio saranno nelle strade del centro storico con l'obiettivo di dialogare in modo gentile con tutti, dai turisti maleducati ai venditori abusivi, per garantire un maggior decoro della città».
«L'assessore - hanno aggiunto - aumenta la propria Gladio personale con i cosiddetti "angeli neri". Non abbiamo dubbi nel definire una trovata pubblicitaria questa operazione. L'assessore ha presentato una squadra di 10 senegalesi a cui ha dato la qualifica di ausiliari di mediazione sociale. Il loro compito sarà prevenire tutti i comportamenti che contribuiscono al degrado della città: da quello del turista che getta la bottiglia dove capita a quello del venditore abusivo che con la sua merce esposta "reca un'offesa al decoro del centro".
Ci consola che finalmente anche questa amministrazione si sia accorta che il fenomeno dell'abusivismo commerciale reca un offesa al decoro della città, noi lo sosteniamo da sempre». «Abbiamo perplessità - hanno proseguito Giocoli e Stella - su come un "angelo nero" potrà impedire ad un turista di gettare a terra una bottiglia o qualsiasi altra cosa: ci sono le leggi che glielo consentono? E' quale sarà il ruolo della polizia municipale in questo contesto? L'assessore dovrebbe spiegarci molte altre cose, dissipare dubbi che ci portano a giudicare in maniera negativa il progetto: chi ha effettuato i corsi di formazione agli "angeli neri"? Quali sono le competenze che hanno acquisito per poter svolgere questo corso? E come si presenteranno?».
«Rimaniamo allibiti anche dalla divisa che indosseranno - hanno concluso i due esponenti di Forza Italia - potrà trarre in inganno non solo i turisti, ma anche i fiorentini perché hanno il giglio sulla divisa. Ma non esiste un regolamento per l'uso del giglio? E, inoltre, quali saranno i costi? Per l'operazione sono stati stanziati 13mila euro: se non servono a pagare i senegalesi a cosa serviranno? I processi legati all'integrazione tra popoli non passano certamente per iniziative come questa.
L'ultimo, ma non meno importante dubbio, riguarda i recenti fatti di cronaca: cosa accadrà all'angelo nero quando fermerà un venditore abusivo?».