Firenze- Monitoraggio in continuo delle diossine al camino degli impianti di termovalorizzazione: è quanto stabilisce una mozione presentata da Mario Lupi e Fabio Roggiolani per il gruppo dei Verdi e approvata a maggioranza - contrario il centrodestra - dal Consiglio regionale nella seduta di oggi, mercoledì 11 giugno. L'iniziativa consiliare muove dalla vicenda dell'impianto di termovalorizzazione di Montale, che l'anno scorso fu chiuso in via cautelativa con ordinanza del sindaco di Montale.
Vicenda della quale, si legge nel dispositivo della mozione, si venne a conoscenza "solo perché in un prelievo delle diossine effettuato annualmente nel mese di maggio dall'Arpat" risultò "superato di sei volte il limite massimo di emissione di diossine consentito dalle norme europee". Si ritengono necessarie, dunque, anche in considerazione di alcuni sforamenti registrati nel recente passato, misure di controllo "in continuo al camino", misure che "con l'indicazione degli esatti quantitativi di diossine e furani emessi riescono ad indicare con certezza la comparsa di situazioni di rischio".
Di qui, la mozione che impegna la Giunta regionale a predisporre "controlli in continuo al camino di tipo qualitativo su diossine e furani a carico dei gestori degli impianti" e "controlli periodici, non inferiori al mese, per il controllo qualitativo e quantitativo sempre di diossine e furani".
Il capogruppo dei Verdi, Mario Lupi, ha rinunciato all'intervento in Aula, ritenendosi soddisfacente la presa di posizione, sull'argomento, dell'assessore Anna Rita Bramerini a nome della Giunta regionale. (red)