San Quirico d’Orcia, 7 giugno 2008- Sarà un Barbarossa più bello e ancor più partecipato quello che si svolgerà sabato e domenica prossimi, 14 e 15 giugno, a San Quirico d’Orcia. Per la 48 edizione della Festa del Barbarossa parteciperanno in costume, infatti, circa 280 le persone, praticamente oltre un abitante ogni dieci residenti. Inoltre anche quest’anno alcuni dei costumi del corteo storico saranno completamente rinnovati. Lo rende noto l’Ente Autonomo Barbarossa, l’ente comunale che organizza la manifestazione storico-rievocativo dal 1962, a pochi giorni dall’evento dell’anno per la cittadina della Val d’Orcia.
Nei due giorni, come da tradizione, si svolgeranno tre momenti clou della rievocazione: nel pomeriggio di sabato 14 giugno con l’estrazione (in Piazza della Libertà) dei Quartieri per determinare l’ordine della sfida degli Alfieri e gli accoppiamenti per la gara degli Arcieri. La domenica mattina (15 giugno) per la Messa dei Quartieri nella Chiesa della Madonna, con esibizione degli alfieri; fino al corteo storico, nel pomeriggio, con la rievocazione del Barbarossa (sagrato della Collegiata) e le gare di bandiere e archi negli Horti Leonini.
In totale quindi saranno poco meno di trecento le comparse storiche coinvolte nel grande spettacolo del Barbarossa, senza contare che nei due giorni si alterneranno più soggetti nello stesso personaggio. Insomma, una festa che coinvolge da quasi cinquant’anni l’intera popolazione di San Quirico, se oltre ai figuranti comprendiamo tutti colori che, anche nei giorni dell’evento, si impegnano all’interno dei propri rioni. Nel corteo storico una bella parte la fanno proprio i Quartieri, con dieci figuranti più quattro piccoli paggetti; quindi le figure storiche del Barbarossa e Imperatrice, i Cardinali di Adriano IV, il Mastro di Piazza, i nobili del Comune e le cortigiane, l’esercito del Barbarossa e altri personaggi dell’epoca.
Molti dei costumi del corteo storico si presenteranno, come avvenuto negli ultimi anni, in forma completamente rinnovata, attinenti all’epoca di riferimento, il 1555, per rendere ancora più suggestivo questo tuffo nel Medioevo.