E’ venerdì 16 maggio quando Piazza d’Azeglio si sveglia da una calda giornata pre estiva. In piazza accorrono genitori e bambini, i vecchi che guardano il mondo dalle panchine, la gente del posto. Un gruppo di ragazzi tra i 20 e i 25 anni si è dato appuntamento per rimettere a posto il campetto di P.zza D’Azeglio, sede storica delle ore di educazione fisica del liceo Michelangiolo. La partecipazione colpisce gli organizzatori stessi, coi genitori dei bimbi che si rimboccano le maniche e danno una mano.
Vengono risistemate le porte e le reti( nuove) e riappianato il terreno, il tutto autofinanziato, perché del Comune dove non c’è guadagno non ce n’è neanche l’ombra. Il collettivo ZTL, come auto definitisi, conclude il progetto con un torneo, il 25 maggio. Partecipano gli studenti medi, i ragazzi del CPA, la comunità islamica di Firenze, i ragazzi rumeni del “Sant’ Antonino” e quelli del “Luzi”. Il torneo si è concluso con una cena, resa possibile grazie all’aiuto dei ragazzi del “Gruppo Aurora” che si è conclusa con musica e festa fino alle undici di sera.
Uno dei giovani del collettivo, Alessandro Bezzi, ha dichiarato piena soddisfazione per la riuscita dell’evento come momento di aggregazione tra realtà sociali differenti, in occasione del quale sono state raccolte 600 firme a testimonianza del consenso della gente del quartiere. Un episodio che rappresenta come, in un momento in cui la sicurezza è protagonista mediatica, civiltà è confrontarsi e conoscersi, anche con una partita al pallone che parla una lingua universale. Gli spazi pubblici che rendono possibili questi incontri esistono, ma non c’è interesse a mantenerli puliti ed in ordine, requisiti minimi che permettono una convivenza senza la quale l’ignoranza porta alla paura razzista e a vivere da estranei nella propria città.
L.L.