"La sigla oggi del closing tra Banca Monte dei Paschi di Siena e Santander per l’acquisizione di Antonveneta è il punto di arrivo, da accogliere con estrema soddisfazione, di un cammino iniziato con l’annuncio dell’operazione dato a novembre dello scorso anno. Un’operazione che come Fondazione Monte dei Paschi – afferma il presidente, Gabriello Mancini - abbiamo sempre appoggiato e condiviso ritenendola in linea con il piano industriale della banca e con quelle linee strategiche indicate dai documenti di programmazione approvati dagli organi statutari della nostra istituzione e già esposte nell’assemblea che approvò il bilancio dell’istituto di credito per l’esercizio 2006.
E' in questa ottica pertanto – prosegue Mancini – che abbiamo dato subito piena adesione all’aumento di capitale varato per fare fronte all’impegno, auspicando che la nostra decisione di azionista di maggioranza fosse largamente condivisa dagli altri azionisti. Cosa che si è poi verificata puntualmente consentendo che l’operazione andasse a buon fine. Sull’acquisizione di Antonveneta ribadiamo dunque il giudizio positivo, ritenendo che rappresenti un’opportunità unica per rafforzare Banca Monte dei Paschi, che diventa così il terzo polo bancario italiano, beneficiando non soltanto di una significativa crescita dimensionale in termini di sportelli e di aggregati economici e patrimoniali, ma anche di un rafforzamento del proprio core business, in aree del Paese particolarmente dinamiche.
Non va sottovalutato – conclude il presidente della Fondazione Mps - che al contempo si schiudono, dopo quelle derivanti dalla joint venture con Axa, anche nuove prospettive di partenariato internazionale tramite forme di collaborazione con un grande gruppo quale è il Banco Santander. Tutti elementi che ci fanno guardare fiduciosi al futuro, sicuri che i vertici ed il management di Banca Mps, ai quali va il plauso per l’operazione appena conclusa, sapranno cogliere quegli obiettivi di creazione di valore che dall’operazione Antoveneta tutti si attendono".