Anche per la prossima estate saranno sempre di più i turisti che sceglieranno campeggi e villaggi turistici. Questi i dati che emergono da una ricerca presentata ieri al convegno regionale “Comunicazione per il turismo open air in Toscana. Indagine su azioni e risultati della promozione turistica” che sottolineano come, il turismo all’aria aperta, rappresenti un settore chiave per l’economia turistica della Toscana, non solo perché, evidentemente, permette ai fruitori un risparmio economico rispetto al turismo alberghiero, ma anche perché è un turismo sostenibile a basso impatto ambientale ed è la vacanza ideale per le famiglie e i giovani in quanto favorisce la socializzazione.
Secondo la ricerca “La ricettività all’aria aperta in Toscana”, condotta e presentata dal professor Sandro Billi, direttore Ricerca della Mercuri s.r.l., nel 2006 la domanda turistica di campeggi e villaggi turistici in Toscana ha registrato, 1,3 milioni di arrivi e 9,3 milioni di presenze, cioè il 3,9% e l’8,1% in più rispetto all’anno precedente. In particolare, la fruizione del turismo all’aria aperta, aumenta in concomitanza con i comuni costieri e con il sistema balneare toscano, dove ben il 59% dell’offerta totale, in termine di posti letto, è rappresentata da campeggi e villaggi turistici, e, nei mesi di luglio e agosto, costituisce il 54,5% e il 56,7 % delle presenze.
A fronte di questi dati significativi, che sottolineano come il turismo open air costituisca sempre di più una risorsa da valorizzare per la Toscana, manca, però, una corretta comunicazione del prodotto, sai dal punto di vista istituzionale che da parte delle imprese impiegate in questo settore.
“Quello che chiediamo alla Regione – ha precisato Sauro Paoli, direttore regionale di Faita Toscana - è un impegno concreto a riconoscere il turismo open air come prodotto dell’offerta regionale e ad inserirlo nella comunicazione degli elementi caratterizzanti dell’offerta regionale”. “Nel rapporto con la Toscana turistica – sottolinea l’assessore a Cultura, Commercio e Turismo di Regione Toscana, Paolo Cocchi - non è certo possibile prescindere da quell’affascinante comparto che ci lega al turismo cosiddetto open air.
Come Regione Toscana prendiamo atto molto volentieri di quanto si sta muovendo, in termini di innovazione e di nuova creatività, in un settore ricettivo del quale certo non ci sfuggono le grandi potenzialità. Il contributo che proviene da questa giornata, intendiamo analizzarlo e siamo certi che insieme potremo camminare con profitto nell’interesse delle imprese e degli utenti”.