Oltre all’intervento di Rossano Pazzagli, che ne illustrerà i contenuti, ci sarà una breve presentazione di Renzo Moschini direttore della collana ‘Le aree naturali protette’. Il dibattito che seguirà sarà introdotto dal giornalista del Corriere fiorentino (Corriere della Sera) Mauro Bonciani, esperto in questioni ambientali.
Interverranno Leonardo Rombai e Mariarita Signorini che hanno redatto il puntuale testo sulla questione paesistica in Toscana, si tratta di problemi ed emergenze ambientali che riguardano l’intera regione, delle maggior parte delle quali Italia Nostra s'è occupata negli ultimi anni ricevendo anche il contributo di Vezio De Lucia, altro esponente di spicco dell'associazione, così l'introduzione del curatore : 'Vezio de Lucia, con un equilibrio che gli fa onore, dopo avere confermato la sua simpatia e il suo apprezzamento per le politiche del governo del territorio della Toscana, ribadisce la sua critica ai nostri amministratori regionali per avere affidato ai comuni ruoli e competenze di cui non hanno saputo e non sono in grado di fare buon uso.
Insomma un irragionevole egoismo regionalista che non per caso lo mette in rotta di collisione con lo Stato. 'Rombai e Signorini in un vero e proprio quaderno di doglianze e dopo avere premesso che “il paesaggio non è questione affrontabile in maniera separata dai temi ambientali” ( non casuale un riferimento agli scritti di Roberto Gambino e alla Convenzione europea del paesaggio) tracciano un’impressionate mappa delle situazioni già più o meno e irrimediabilmente pregiudicate o – e sono le più- che potrebbero rischiare di diventarlo.
Si va dai porti agli aeroporti, dalla collina alla costa, dalle pale eoliche alla geotermia, dalle infrastrutture viarie agli inceneritori. Si attinge ai documenti dei comitati coordinati da Asor Rosa ma anche ad altre denunce e informazioni. Al termine di questo impressionate excursus si prova anche qualche imbarazzo tanto appare difficile capire cosa si deve e si può fare a fronte di tanti no. Ma la conclusione è sicuramente condivisibile perché mette l’accento sul fatto che la risposta giusta non può venire da una ricerca Comune per Comune dove – come abbiamo già visto - prevale gioco forza una visione non d’insieme.
Nel dibattito sul Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) e sul Piano Regionale di Azione Ambientale (PRAA) si è parlato, infatti, di filiera istituzionale in cui tutti i livelli e anelli dovrebbero risultare raccordati'.