Ieri alle ore 08:30 è iniziato l'abbattimento di altri alberi nel Viale Morgagni all'angolo di Via Cesalpino per lavori che riguardano la tramvia.
Le associazioni, i comitati, i cittadini protestano democraticamente contro l’amministrazione comunale, oggi, dalle ore 18 alle ore 20 con un sit-in di protesta in Viale Morgagni (accanto al nuovo cantiere). I lavori per la realizzazione della linea 3 della tramvia provocano una nuova protesta da parte dei comitati e cittadini che rilevano la pericolosità degli abbattimenti delle alberature per la sopravvivenza dell’avifauna presente nel Viale Morgagni, unica strada ‘verde’ di tutta Rifredi, ricordando anche che senza i loro naturali predatori, il quartiere sarà maggiormente infestato da insetti nocivi, quali le zanzare.
I cittadini hanno più volte sollevato la questione del taglio degli alberi, ma la decisione di effettuare gli abbattimenti in un periodo come quello primaverile-estivo, quando migliaia di volatili, principalmente passeri, tortore, verzellini, cardellini, fringuelli e pettirossi, che hanno scelto proprio i lecci come loro habitat naturale, sono in piena stagione riproduttiva, viola una precisa Direttiva Europea (n.79/409/CEE) che impone la tutela dell’avifauna selvatica ed esecutiva anche in Italia con la legge n.
157/1992, nonché lo stesso Regolamento Comunale per la tutela degli animali (deliberazione Consiglio Comunale n. 285 del 3 maggio 1999) che all’art. 10 vieta qualsiasi ‘molestia’ alla fauna selvatica autoctona nel territorio comunale. L’invito formalmente rivolto al Sindaco è pertanto quello di sospendere immediatamente qualsiasi attività di taglio, invito che viene esteso ai Carabinieri e alla Guardia Forestale per tutte le iniziative di loro competenza. L’esposto sarà inviato anche alla Commissione Europea per le opportune verifiche.
Hanno aderito all’iniziativa molte importanti sigle ambientaliste tra cui in prima fila Italia Nostra che ha anche sottoscritto l’esposto, ma anche il Movimento Ecologico Nazionale Uomo Natura Animali ed il Ceda – Comitato Europeo Difesa Animali. Il WWF sezione di Firenze e la Lipu hanno manifestato la loro piena solidarietà.
«Postazione mobile in viale Morgagni, anche come distaccamento dell'Infopoint di Statuto, per dare informazioni tempestive sulla tramvia». La richiesta è contenuta in una mozione presentata da Anna Nocentini, Leonardo Pieri e Mbaye Diaw (Rifondazione Comunista), Luca Pettini (Comunisti Italiani), Anna Soldani e Daniele Baruzzi (Sinistra Democratica) e Giovanni Varrasi (Verdi).
«In alcune città in cui è stata realizzata la tramvia, ad esempio Bordeaux - si sottolinea nel documento - sono state messe a disposizione, accanto ai cantieri, postazioni informative mobili dell'amministrazione».
«Abbiamo appreso con stupore e preoccupazione da dichiarazioni alla stampa del vicesindaco Matulli e dell'igegner Mantovani, responsabile del coordinamento dei progetti del sistema tramviario, della possibilità che, a linea 2 a regime, la pedonalizzazione del centro possa di fatto saltare, per permettere il transito delle auto di servizio di Regione, Provincia e Prefettura e degli esercizi commerciali presenti in zona».
E' quanto ha dichiarato Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo, che sulla questione ha presentato per il consiglio comunale di oggi una domanda di attualità. «Troviamo sorprendente e inammissibile - ha aggiunto - che si proceda allo studio di verifica della possibilità di pedonalizzare solo dopo aver reso pubblici i progetti: dopo mesi di dibattito, ora l'Amministrazione "scopre" problemi legati a funzioni istituzionali e esercizi commerciali che certo non sono nati in corso d'opera.
La linea 2 con l'attraversamento di piazza del Duomo, è oggetto di feroce polemica e sembra si proceda con una leggerezza e un'improvvisazione che lasciano esterrefatti». «Peraltro - ha ricordato Ornella De Zordo - sull'argomento si è da pochi mesi tenuto un referendum e che la prospettiva della completa pedonalizzazione del tratto percorso dalla tramvia è stato uno degli argomenti forti dei sostenitori del NO. Ancora una volta una promessa demagogica e velleitaria, ancora una volta una prova della mancanza di quel coordinamento tecnico progettuale che un'opera come questa richiederebbe».