Firenze- I tempi per l’applicazione della nuova legge sulla gestione dei rifiuti in Toscana sono stretti. La macchina si è messa in moto, ma è necessario correre per rispettarli, per evitare che anche la nostra regione precipiti in una situazione di emergenza. Questo, in sintesi, il quadro emerso stamattina dalla prima seduta della Commissione speciale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti urbani, presieduta da Paolo Marcheschi (Fi-Pdl). La Commissione ha ascoltato l’assessore regionale all’ambiente Annarita Bramerini, la quale ha fatto il punto sull’applicazione della legge 61/2007 e sulla situazione rifiuti in Toscana.
Come ha spiegato l’assessore alcune scadenze, molto strette, previste dalla legge sono state rispettate, come l’approvazione da parte della Giunta dello Statuto tipo per la nuova Comunità di ambito; altre invece no. Gli enti locali dovranno approvare gli statuti entro fine mese. Qualche settimana di ritardo si registra nell’elaborazione del contratto tipo per l’affidamento dei servizi, per la necessità di mettere a punto un atto che sia in grado di evitare in futuro ricorsi e contenziosi, mentre le Province hanno avviato l’iter per l’approvazione dei piani interprovinciali.
Il ritardo più evidente sottolineato da Bramerini riguarda il futuro Ato-costa nell’elaborazione del piano straordinario di affidamento alle Comunità di ambito. Mentre l’Ato-centro e Ato-sud sono più avanti, la zona della costa, che peraltro è la più vasta, registra qualche intoppo. Da parte della Giunta è già partita la diffida, e se la scadenza del 28 maggio non sarà rispettata partirà la procedura per il commissariamento: dovrà nascere una commissione paritetica che elaborerà il piano straordinario per la costa.
Rispondendo alle numerose domande dei commissari, l’assessore ha precisato di “essere preoccupata per un’unica eventualità, che potrebbe portare la Toscana a non essere in grado di scongiurare l’emergenza: quella che gli impianti previsti non siano realizzati”. Quanto alla capacità della Toscana di adeguarsi alla nuova normativa con la celerità e la disponibilità necessaria Bramerini ha espresso “un giudizio cautamente positivo”. “Questa legge – ha detto - ha rimesso in discussione una situazione cristallizzata da oltre dieci anni, provocando una rivoluzione copernicana.
Gli enti pubblici sono consapevoli e pronti a cooperare, le aziende, con le dovute eccezioni, dimostrano qualche difficoltà in più a misurarsi con il nuovo”. I dati forniti alla Commissione mettono in rilievo che la produzione totale di rifiuti in Toscana è di 9.858.039 tonnellate (in media 703 chilogrammi per abitante per anno), di cui i rifiuti urbani rappresentano il 25% del totale e i rifiuti speciali il 75%. I dati indicano un aumento della produzione totale procapite nel 2006 rispetto al 2005 dell’1,1%.
In Toscana si producono oltre 700 kg ad abitante all’anno. La raccolta differenziata certificata nel 2006 è stata pari al 33,42%. Gli impianti di smaltimento e trattamento rifiuti in Toscana sono 54: 22 discariche, 13 impianti di selezione-trattamento, 11 impianti di compostaggio della frazione organica, 8 termovalorizzatori. Infine, il flusso per rifiuti speciali in uscita dalla regione eccede del 36% il flusso in ingresso. Fra le numerose osservazioni mosse dai commissari all’assessore, Monica Sgherri (Rc) ha chiesto il rispetto dell’ordine del giorno che prevede una contabilità separata fra assimilati e urbani, Pieraldo Ciucchi (Ps) un elenco dei soggetti gestori, mentre Andrea Agresti (An) ha raccomandato l’adozione di accorgimenti che limitino il lievitare delle tariffe nelle zone disagiate, dove sono più alti i costi di trasporto.
Ha commentato il presidente della Commissione Paolo Marcheschi: “La Commissione si impegnerà affinché le scadenze annunciate dal programma siano rispettate. La recente legge è stata fortemente voluta dalla Giunta per evitare, anche in Toscana, l’emergenza rifiuti e quindi ha senso solo se si riesce a stare nei tempi previsti. Su questo vigileremo con estrema attenzione. Inoltre la Commissione verificherà non solo l’organizzazione del sistema ma anche sulla efficienza del sistema Toscana che nonostante impieghi ingenti risorse, non raggiunge gli obbiettivi prefissati”.
La Commissione ha anche preso atto delle dimissioni del consigliere Giancarlo Tei (Ps) e del subentro di Pieraldo Ciucchi (Ps), il quale è stato eletto segretario. (cem)