Nell’ambito della manifestazione Il Genio Fiorentino, organizzata dalla Provincia di Firenze in programma dal 15 al 25 maggio, rientra l’iniziativa promossa dall’Istituto degli Innocenti dal titolo “Gli Innocenti e la città. L’ospedale dalle origini al Granducato mediceo”. Un percorso museale, gratuito e fruibile liberamente, che comprende alcune opere recentemente restaurate. Fra queste la trecentesca statua marmorea di San Giovanni Evangelista, già in Orsanmichele, vari affreschi del loggiato d’ingresso e le pitture murali seicentesche, nel voltone su via della Colonna.
A corredo del percorso vi sono supporti informativi e didattici che raccontano la storia dell’antico Ospedale e della sua relazione con le istituzioni cittadine. Tutti i giorni dalle 8,30 alle 19 (la domenica dalle 8,30 alle 14) presso l’Istituto degli Innocenti (piazza SS. Annunziata 12) e nel Loggiato esterno e nei Cortili monumentali, fiorentini e turisti potranno apprezzare il nuovo percorso museale. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure e la Soprintendenza per il Patrimonio Artistico Storico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze che hanno effettuato gli interventi di restauro e hanno partecipato al gruppo di lavoro per la produzione dei contenuti didattici.
Hanno inoltre contribuito l'Assessorato alla Cultura della Regione Toscana, la Fila Giotto, come partner di progetto, la Fondazione Targetti per il progetto illuminotecnico e Targetti Spa, sponsor tecnico. “Gli Innocenti e la città” rappresenta una tappa importante nella costituzione del MUDI, nuovo Museo degli Innocenti, che nasce per valorizzare l'insieme di opere d'arte, strutture architettoniche e documenti, che rendono il patrimonio culturale dell'antico Ospedale unico al mondo.
Queste le opere presenti nel percorso: la scultura trecentesca del San Giovanni Evangelista, di scuola orcagnesca, collocata originariamente in Orsanmichele e restaurata dall’Opificio delle Pietre Dure, che è stata posta all’ingresso dell’attuale museo; due affreschi staccati di Giovanni di Francesco e di Bernardino Poccetti, nel Loggiato sulla piazza, posti rispettivamente nelle lunette sopra alla porta della chiesa dei Santi Innocenti e sopra la finestrella ferrata (o “ruota”), e gli affreschi del 1660 attorno alla “ruota”, il cui restauro è stato diretto e finanziato dalla Soprintendenza; le pitture murali seicentesche e gli intonaci, nel voltone su via della Colonna, recuperati a spese dell’Istituto degli Innocenti con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica per la Toscana.