Firenze, 7 maggio 2008- Rinnovata attenzione per il biologico e per l’ambiente nell’agricoltura del Valdarno. Con questi obiettivi la Cooperativa Agricola di Legnaia rafforza la sua presenza alle porte di Firenze, investendo su insetti utili e consulenze legate a biologico e lotta integrata, oltrechè su una rete di punti di riferimento per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli locali attraverso la filiera corta, riducendo così i consumi e l’inquinamento legato ai trasporti, nello spirito della campagna ‘Chilometri Zero’ lanciata da Coldiretti.
Sabato 10 maggio, infatti, aprirà i battenti una nuova sede della Cooperativa Agricola di Legnaia in via Roma 169 a Figline, che si aggiunge alle altre sei già esistenti in provincia, e si avvia a completare la rete di negozi Legnaia Ortofrutta per la promozione dei prodotti locali, affiancando a quelli già operativi a Figline (Corso Matteotti 32 e viale Fratelli Rosselli 35 - loc. Matassino) e a San Giovanni Valdarno (piazza della Libertà 22) anche un nuovo punto vendita a Incisa, in piazza Santa Lucia.
“Il nostro obiettivo – spiega Simone Tofani, responsabile dell’Area Tecnica della Cooperativa – è quello di essere vicini agli agricoltori, sia come punto di riferimento per consulenze e forniture di macchinari e prodotti, che come momento per valorizzare e promuovere le loro produzioni. Nella nuova sede di Figline, infatti, sarà possibile trovare consulenze per chi vuol promuovere il biologico in agricoltura, magari attraverso l’utilizzo di insetti utili nella lotta ai parassiti, ma anche comportamenti sempre più attenti al rispetto dell’ambiente attraverso la lotta integrata.
I quattro nuovi punti vendita di Legnaia Ortofrutta in Valdarno, invece, si propongono di essere un incentivo alla valorizzazione e alla riscoperta dei prodotti locali, attraverso la filiera corta. Un modo per promuovere anche il risparmio energetico, riducendo i consumi per i trasporti, nello spirito della campagna ‘Chilometri Zero’ di Coldiretti. In altri punti vendita i soci arrivano anche in bicicletta per conferire i loro prodotti e vogliamo che in Valdarno accada lo stesso, riducendo le spese per i trasporti e l’inquinamento”.