La Polizia Municipale scopre un "giro" di uso abusivo di permessi invalidi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 maggio 2008 01:08
La Polizia Municipale scopre un

Dieci persone indagate, tre telepass e quattro permessi invalidi sequestrati. E' questo il bilancio dell'ultima operazione della Polizia Municipale contro l'utilizzo improprio dei contrassegni invalidi. Un'operazione che rappresenta soltanto uno dei casi evidenziati dal lavoro effettuato dal nucleo Zona Centrale della Polizia Municipale negli ultimi due anni. I risultati di questa attività e i particolari dell'ultima operazione sono stati illustrati dall'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni, dal comandante della Polizia Municipale Alessandro Bartolini e dalla coordinatrice Paola Pieri.

"I permessi invalidi rilasciati dal Comune di Firenze e dai comuni dell'hinterland sono 14.711 - ha spiegato l'assessore Cioni - . Si tratta di un numero cospicuo e non si sarebbe niente di strano se tutti venissero utilizzati in modo regolare. Invece è diffusa in città la percezione che si verifichino abusi nel modo in cui i permessi vengono utilizzati. Una percezione che viene in parte confermata dai risultati delle indagini svolte negli ultimi anni dalla Polizia Municipale. E i controlli continueranno perché è anche nell'interesse di chi utilizza in modo corretto il contrassegno che gli abusi vengano scoperti e sanzionati".

Tornando all'indagine, tutto è iniziato nel maggio 2006 a causa di un banale incidente stradale avvenuto in pieno centro storico, anzi per essere esatti in via dei Leoni. Un incidente che vedeva coinvolta un'auto di grossa cilindrata (una Porsche) il cui conducente aveva chiamato la Polizia Municipale. Gli agenti, una volta intervenuti, notarono sul cruscotto dell'auto un permesso invalidi rilasciato dal Comune di Gavorrano. Alla richiesta di spiegazioni sull'utilizzo del permesso, il conducente dichiarò che l'intestataria era la nonna ma non seppe dare spiegazioni della motivazione per cui in quel momento era usato.

Nelle settimane successive gli agenti effettuarono una serie di controlli sui passaggi del telepass collegato al permesso in questione scoprendo che l'auto transitava spessissimo sotto le porte telematiche della ztl e quelle sulle corsie preferenziali, soprattutto nelle ore notturne (486 passaggi complessivi). Un elemento che poco si conciliava con l'utilizzo a servizio dell'anziana. Ma le sorprese non sono finite qui. Andando infatti a notificare un atto al conducente della Porsche, gli agenti hanno scoperto che il suo coinquilino (tra l'altro avvocato) aveva presentato una serie di ricorsi contro contravvenzioni elevate dalle porte telematiche utilizzando il permesso invalidi intestato, anche in questo caso, alla nonna e rilasciato dal Comune di Lastra a Signa.

Anche in questo caso, da ulteriori accertamenti, è emerso che i passaggi sotto le porte telematiche (in totale 543) si concentravano soprattutto nelle ore notturne. A questo punto i vigili hanno approfondito le indagini scoprendo che i due permessi venivano di fatto utilizzati da un giro di persone (fidanzate, parenti e amici) collegate ai due coinquilini. E che i due coinquilini avevano presentato una serie di ricorsi-fotocopia, sia nella forma che nella firma delle due diverse intestatarie, contro le multe elevate per passaggio sotto le porte telematiche.

Scavando ancora gli agenti di Polizia Municipale hanno individuato una terza persona domiciliata all'interno della ztl e legata da rapporti di conoscenza con i primi due che utilizzava un permesso invalidi intestato a un'altra persona. In questo caso si trattava della madre di un amico residente in Calabria per la quale aveva richiesto personalmente il telepass. Anche a suo carico sono emersi numerosi passaggi in ore notturne sotto le porte telematiche (in totale sono risultati 312 transiti). Tornando ai due coinquilini, la Polizia Municipale, ha continuato le indagini che hanno avuto collegamenti un po' in tutta la Toscana e persino in Calabria.

Le prime denunce sono state raccolte dal sostituto procuratore Luigi Bocciolini, che emetteva un decreto con dieci perquisizioni domiciliari da effettuarsi tra Firenze, Capraia e Limite, Gavorrano, Lamporecchio, Lastra a Signa e persino in Calabria (Albi in provincia di Catanzaro). Perquisizioni eseguite dalla Polizia Municipale di Firenze insieme ai vigili dei comuni interessati e dei carabinieri. Sono stati sequestrati 3 telepass, 4 permessi (di cui uno falsificato), un autoveicolo (dopo il rifiuto del proprietario di aprirlo e quindi nell'impossibilità di effettuare la perquisizione sul posto), due personal computer e documentazione varia che prova le relazioni tra i protagonisti della vicenda.

Dal punto di vista strettamente economico, la Polizia Municipale ha calcolato per il Comune un mancato introito di circa 100.000 euro per multe non elevate senza contare i ricorsi accolti sulla base di dichiarazioni mendaci. Il Comune, come in altri casi, si costituirà parte civile richiedendo anche i danni di immagine. I protagonisti sono stati denunciati per truffa e sostituzione di persona e rischiano la reclusione fino a 5 anni e la multa fino a 1.549 euro. "Questo è sicuramente un caso limite - ha spiegato il comandante Bartolini - ma l'azione della Polizia Municipale in questo campo è costante e continua e negli ultimi anni ha dato degli importanti risultati, basti ricordare i 150 indagati in un'altra indagine parallela che è ancora aperta".

Tra la fine del 2006 e aprile di quest'anno i vigili hanno controllato soprattutto il centro storico, partendo dall'area di piazza della Repubblica e poi allargando le verifiche ad altre zone (come via del Proconsolo, Borgo Albizi, piazza San Pier Maggiore, piazza Santa Croce). Adesso i controlli sull'utilizzo dei permessi invalidi è diventata a far parte della normale attività delle pattuglie in servizio in città. In totale sono stati censiti 714 permessi invalidi che più o meno assiduamente frequentano la ztl: di questi l'80% risultano rilasciati dal Comune di Firenze, il 13% dai comuni della provincia di Firenze, il 4% dai comuni fuori provincia e il 3% dai comuni fuori regione.

Dei 714 permessi 421 (pari al 59%) sono stati controllati incrociando i dati dei permessi ztl, dell'anagrafe e della Motorizzazione Civile. Da questa analisi è emerso che il 44% dei permessi verificati è usato in modo regolare (da residenti e lavoratori in centro, da veicoli effettivamente a servizio di invalidi). Il resto, pari a 115 contrassegni, è risultato utilizzato in modo improprio e quindi in questi casi sono scattate le multe. Si tratta del 16% dei permessi censiti (il totale dei 714) e del 27% di quelli sottoposti a controllo incrociato (421).

Tra i contrassegni utilizzati in modo improprio 94 (pari all'84%) erano rilasciati dal Comune di Firenze, 9 dai comuni della provincia, 5 rilasciati fuori provincia e 4 fuori regione. Gli "utilizzatori impropri" sono soprattutto familiari del titolare che, al momento del controllo su strada, è risultato a casa o in una struttura di cura. E spesso il permesso viene usato da un familiare per recarsi sul posto di lavoro in centro. Otto le denunce penali scattate per l'uso di contrassegni invalidi intestati a persone decedute.

In caso di dubbio, gli agenti di Polizia Municipale inseriscono il veicolo e il permesso in un elenco di permessi "a rischio" che viene fornita al personale in servizio. Ad oggi sono 192 i contrassegni nella lista dei sorvegliati speciali. Solo nel 2008 la Polizia Municipale ha sequestrato, in controlli singoli avvenuti per strada, 46 contrassegni, che diventano 250 complessivamente sequestrati dal 2002. (mf)

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