Firenze– Una nuova legge regionale per promuovere e sostenere l’imprenditoria giovanile. E’ stata approvata dal Consiglio regionale con 26 voti favorevoli e 7 astenuti. Il testo avviato all’esame dell’Aula dalla commissione Attività produttive è stato approvato a maggioranza, con il voto di astensione dei gruppi di An e Forza Italia-Pdl. Il testo della nuova legge è stato oggetto di importanti interventi della Commissione, che ha introdotto anche alcune significative modifiche alla proposta della Giunta regionale: indicazioni per la semplificazione, lo snellimento amministrativo e il minore impatto sui costi delle imprese, attraverso una maggiore definizione dei criteri di selezione e delle forme di finanziamento.
Il nuovo testo sostituirà la legge 27 del 1993 per fornire una risposta adeguata alle profonde trasformazioni dello scenario economico e si propone di stimolare, puntando principalmente sull’innovazione, la nascita di giovani imprese, per imprenditori fino ai 35 anni di età, con forte potenziale di sviluppo, ad elevato contenuto innovativo o tecnologico, tali da consentire la crescita dell’occupazione, non solo in termini quantitativi, ma anche di qualità.
Per la gestione delle agevolazioni è istituito un fondo di rotazione, per il quale sono previste risorse pari a cinque milioni di euro annui per il triennio 2008–2010.
Gli obiettivi della legge − in un quadro complessivo in piena trasformazione, con la crescita di un’area di lavoro “debole” e di sottoccupazione, in cui la fascia d’età giovanile è particolarmente rappresentata, e con un ridimensionamento del lavoro autonomo − sono l’offerta di opportunità ai giovani che intendono fare impresa nei settori dei servizi avanzati e in quello manifatturiero; l’immissione nel sistema di produzioni innovative e ad alto contenuto tecnologico; il sostegno alle imprese attive nel campo della ricerca e dello sviluppo; l’incentivazione dell’autoimpiego e del lavoro autonomo; l’offerta di buone prassi in grado di orientare i giovani con alti livelli di istruzione verso forme di lavoro più qualificate.
Gli indirizzi generali − è una delle novità introdotte dal lavoro della commissione Attività produttive − saranno indicati in coerenza con gli atti della programmazione economica regionale e col Piano di indirizzo generale integrato. La Giunta regionale indicherà inoltre in un apposito regolamento criteri, entità dei finanziamenti, modalità di gestione, controlli, entro centoventi giorni dall’entrata in vigore della legge. Gli interventi prevedono due fasi distinte: il sostegno all’avvio dell’impresa attraverso finanziamento a tasso zero per una percentuale massima del 70% dell’investimento e interventi nel capitale di rischio; la fase di espansione dell’attività imprenditoriale.