Firenze– Chi è interessato alla nomina ad Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione potrà presentare domanda al Presidente del Consiglio regionale fino al 9 maggio. I candidati, anche di cittadinanza non italiana, dovranno essere persone competenti in diritto pubblico e scienze politiche, o avere una comprovata esperienza nelle metodologie e nelle pratiche partecipative. L’avviso, con tutti i dettagli, è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana n.
15 del 9 aprile 2008. I candidati in possesso dei requisiti richiesti dovranno poi presentarsi davanti alla competente commissione consiliare per un’audizione.
La legge regionale sulla partecipazione, approvata nel dicembre scorso, affida all’Autorità delicate e complesse funzioni nella gestione del Dibattito pubblico regionale, ossia nello svolgimento, su grandi interventi di rilevante impatto ambientale, sociale ed economico, di un confronto pubblico, articolato su regole precise, condotto appunto da un ‘organo terzo’.
Tale confronto potrà avvenire prima di qualsiasi atto amministrativo legato al progetto preliminare, su richiesta degli enti locali interessati, oppure dello 0,5% dei cittadini residenti con più di sedici anni. Potrà avvenire in una fase successiva solo se a richiederlo sarà il soggetto pubblico che deve realizzare l’intervento. Sarà l’Autorità di garanzia a vagliare le richieste e stabilire le priorità. Al termine del dibattito, che non potrà durare più di sei mesi, salvo una proroga motivata per non oltre tre mesi, sarà pubblicato un rapporto con i risultati del confronto.
Il soggetto che ha proposto l’intervento potrà rinunciare, modificare il progetto oppure confermare la versione originaria, motivando le ragioni della scelta.
Con la nomina del Garante la legge regionale sulla partecipazione regionale potrà così essere presto operativa: l’obbiettivo è allargare ed innovare il concetto di democrazia, coniugando insieme dimensione rappresentativa e dimensione partecipativa. (dp)