Firenze, 25 novembre 2007- Esordio trionfale per Paul Kipkemboi Ngeny, 29enne keniano del Team Nike, che vince in solitario la XXIV Firenze Marathon. L’atleta africano, al suo debutto sui 42 chilometri, dopo diverse esperienze come lepre, si aggiudica la gara fiorentina in 2h12’48”, al termine di una corsa a strappi, vissuta su una partenza tirata e su fasi di controllo fra il 20° e il 35° chilometro. Secondo, a 1’02” Alberico Di Cecco dei Carabinieri Bologna, che ha perso contatto con il keniano intorno al 35° chilometro e, dopo un tentativo di riaggancio nel finale, ha concluso abbastanza stanco.
Terzo gradino del podio per Daniele Caimmi (Fiamme Gialle) a 1’59”, seguito da Denis Curzi Carabinieri Bologna) a 2’22”.
Classifica Uomini: 1) Paul Kipkemboi Ngeny (Ken – Team Nike) 2h12’48” 2) Alberico Di Cecco (Carabinieri Bologna) 2h13’50”; 3) Daniele Caimmi (Fiamme Gialle) 2h14’47”; 4) Denis Curzi (Carabinieri Bologna) 2h15’10”, 5) Kennedi Kimeli Kemei (Ken) in 2h17’19”.
Concede il bis Vincenza Sicari, che trionfa a braccia alzate nella XXIV Firenze Marathon.
La 28enne atleta del Cs Esercito s’impone nella gara internazionale di Firenze in 2h33’14”, migliorando il 2h34’52” con cui si era imposta lo scorso anno. Per lei una gara condotta su ritmi da primato sino al 30° chilometro, con un passaggio in 1h46’10”, quando ha iniziato ad accusare un netto calo, trasformatosi in crisi negli ultimi 3 chilometri. Un momento difficile che ha penalizzato il crono finale, senza mai mettere in discussione la sua vittoria. Vinceza Sicari ha dedicato la vittoria al maresciallo capo dell’Esercito Daniele Paladini, morto ieri in Afghanistan, mentre cercava di fermare un attentatore suicidaAl secondo posto, la 25 enne etiope Hirut Legesse Abera a 9’25”, terza la spagnola Aurora Perez, campionessa iberica negli anni Ottanta, a 18’46”.
Classifica: 1) Vincenza Sicari (Cs Esercito) 2h33’14”; 2) Hirut Legesse Abera (Eth) 2h42’39”, 3) Aurora Perez (Spa) 2h52’02”; 4) Loretta Giarda (Avis Gambolo) 2h53’22”; 5) Patrizia Cini (Lammari Lucca) 2h2h53’49”.
I PROTAGONISTI
“Sono molto contento di aver vinto la maratona di Firenze – spiega Paul Kipkemboi Ngeny -, era il mio primo impegno su una 42 chilometri.
Sono partito a rilento, è vero. ma ho recuperato gradualmente posizioni fino al 35 chilometro, quando sono riuscito a dare un’accellerazione alla gara. Un risultato ottenuto grazie ad un percorso piatto e veloce; unico problema è che ho perso un paio di ristori e allora ho preso una bottiglietta d’acqua da una ragazza che seguiva la gara in bici: un ‘furto’ che mi ha aiutato a vincere. Il tempo mi soddisfa, come esordio, adesso cercherò di migliorare”. Luci e ombre per la pattuglia azzurra, che era chiamata a un risultato importante anche in vista di una possibile convocazione per le Olimpiadi di Pechino 2008.
“Sono soddisfatto del del secondo posto – riconosce Alberico Di Cecco, alfiere dei Carabinieri e atleta più atteso alla vigilia -, un po’ meno dei tempi. Il responso del cronometro mi ha deluso, anche perché non sono venuto per correre a questi ritmi. Il percorso è agile e veloce. Ma il fondo è stato reso viscido dalla pioggia caduta nelle notte scorsa, soprattutto alle Cascine, dove c’erano anche foglie marce. Tutto questo ha finito per pesare sui muscoli e ho avuto problemi di crampi nell’ultimo tratto.
Sono arrivato al traguardo fisicamente molto provato. Peccato, le mie aspettative erano altre. Considero la Firenze Marathon un traguardo e un nuovo punto di partenza, soprattutto in vista delle Olimpiadi del 2008. I Giochi di Pechino non sono lontani. Dopo Firenze, due posti rimangono vacanti, sarà una decisione difficile da prendere”. “E’ stata una gara difficile – ammette Daniele Caimmi, azzurro tesserato per le Fiamme Gialle -, a causa del percorso ondulato e reso viscido dalla pioggia.
Ho cercato di dare un paio di scossono alla gara dopo il 21° chilometro e, quando Ngeny ha provato l’allungo al 30°, ho cercato di stargli dietro, ma sono stato rallentato dai crampi. Il piazzamento non mi dispiace, ma il tempo non mi soddisfa. Qualche rammarico sì, ma non sono completamente deluso: la Firenze Marathon segna il mio ritorno all’agonismo, dopo essere stato fermo sei mesi a causa dell’ennesimo infortunio”. Anche per Denis Curzi (Carbinieri Bologna) le stesse riflessioni: “Buono il mio quarto posto: sono cresciuto atleticamente rispetto a due anni fa.
Un solo cruccio: fino al 30 chilometro ero alle spalle del keniano. Un vantaggio che, però ho perso via via, a causa del fondo stradale scivoloso. L’aderenza al terreno è venuta meno e sono inziati i problemi muscolari. I miei progetti futuri? Deciderò domani”. Qualche rimpianto anche per Vincenza Sicari, atleta lodigiana del Cs Esercito che ha dedicato la sua vittoria al maresciallo capo del Genio pontieri Daniele Paladini, morto ieri in Afghanistan, mentre di cercava di fermare un terrorista suicida.
“Ho avuto problemi fisici nella seconda parte della gara – spiega l’azzurra, che puntava a scendere sotto le 2h30’ - a causa del riacutizzarsi di un problema al piede. Ho cercato di impostare la gara sin dall’inizio sui tempi che mi ero prefissa, ma dopo il 31° chilometro ho cominciato a far fatica nella corsa: sentivo i muscoli delle gambe moto pesanti e mi ero anche un po’ innervosita perché ho corso a lungo circondata da un gruppo di altri atleti e involontariamente mi hanno rifilato qualche calcio.
Il finale è stato difficile e sinceramente speravo di riuscire a fare di meglio. Desidero comunque dedicare la vittoria al maresciallo Paladini, vittima dell’attentato suicida in Afhganistan”.
LA GARA
Temperatura sui 15-16°, umidità salita all’86%, qualche raggio di sole dopo una notte di pioggia, che ha lasciato il terreno bagnato e gara tirata sin dalle prime battute dalle tre lepri keniane, Kiprono, Nyabuti e Kiplagat Rutto, su ritmi da 3’02” al chilometro. Al 10° è Daniele Caimmi, 35enne delle Fiamme Gialle, a guidare il gruppo dei top, seguito dai due atleti dei Carabinieri, Alberico Di Cecco e Denis Curzi, insieme ai keniani Kennedy Kemei Kimeli e Paul Ngeny Kipkemboi e al marocchino Said Boudalia.
In campo femminile, gara solitaria per la portacolori del Cs Esercito, la 28enne Vincenza Sicari, scortata dai compagni di colori Giuseppe Minici e Doriano Bussolotto, che transita al 10° chilometro in 35’04”. Alla mezza maratona le tre lepri passano in 1h04’37”, con una quindicina di secondi di vantaggio sul gruppo dei top runner, con i tre italiani e gli atleti africani compatti, per una proiezione finale che oscilla fra le 2h09’ e le 2h10’. Ritmo costante per Vincenza Sicari, che passa ai 21 chilometri in 1h14’30”, con una proiezione di 2h29’, seguita a 3’47” dall’etiope Hirut Legesse Abera e dall’estone Sigrid Valdre a 7’58”.
Mentre si spegne il contributo delle lepri, è Daniele Caimmi, alfiere delle Fiamme Gialle a tentare un primo allungo, a cui risponde subito il Carabiniere Denis Curzi, seguito dagli altri, con il marocchino Boudalia che perde contatto dai primi.
Gli atleti di punta sembrano studiarsi e il ritmo della gara perde colpi, con passaggi da 3’08” e 3’09” al chilometro. Al passaggio nel parco delle Cascine, intorno al 30° chilometro è il 29enne keniano Paul Kipkemboi Ngeny a dare uno scossone alla corsa, con un allungo a cui resiste solo Caimmi. Il corridore africano forza ancora il ritmo e il gruppo dei top si sgrana, con l’atleta delle Fiamme Gialle che precede di qualche metro Di Cecco, più indietro Curzi a una trentina di metri.
Senza problemi prosegue, invece, la marcia della rappresentante dell’Esercito, Vincenza Sicari, che passa al 30° in 1h46’10”, seguita a distanza dall’etiope Hirut Legesse Abera, ma dopo inizia a accusare probelmi a un piede e affaticamento muscolare.
Fra gli uomini prosegue la gara solitaria di Kipkemboi Ngeny che passa al 35° chilometro in 1h49’, con un vantaggio di 25” su Di Cecco e Caimmi appaiati, mentre Curzi e Kemei Kimeli seguono a 1’05”. Qualche problema per Daniele Caimmi, che rallenta il ritmo e si ferma toccandosi una coscia, l’atleta delle Fiamme Gialle stringe i denti e riprende a correre, perdendo però contatto da Di Cecco.
Il finale è il trionfo di Ngeny, che taglia il traguardo in 2h12’50”, staccando Di Cecco di 1’02” e Caimmi di 1’57”. Quarto Denis Curzi a 4’27”. Calvario finale, invece, per Vincenza Sicari, che negli ultimi chilometri rallenta vistosamente, tagliando il traguardo in 2h33’14”, migliorando di 1’38” il tempo con cui aveva vinto a Firenze lo scorso anno.
Classifiche
Uomini: 1) Paul Kipkemboi Ngeny (Ken – Team Nike) 2h12’48” 2) Alberico Di Cecco (Carabinieri Bologna) 2h13’50”; 3) Daniele Caimmi (Fiamme Gialle) 2h14’47”; 4) Denis Curzi (Carabinieri Bologna) 2h15’10”, 5) Kennedi Kimeli Kemei (Ken) in 2h17’19”, 6) Said Boudalia (Mar - Atl.
Biotekna Marcon), 7) Samson Kosgei (Ken) 2h21’13”; 8) Matteo Pigoni (Corradini Rubiera) 2h2h22’33”; 9) Domenico D’Ambrosio (Carabinieri Bologna) 2h25’30”; 10) Mario Prandi (Atp Torino), 11) Fabio Cesari (Carabinieri Bologna) 2h28’23”; 12) Juan Agejas Dominguez (Spa – AD Madrid) 2h29’48”; 13) Gregory Cheval (Fra – Saint Quentin) 2h30’40”; 14) Gianmarco Buttazzo (Cs Esercito) 2h31’17; 15)Stefano Peretti (Gp La Galla Pisa) 2h32’09”.
Donne: Vincenza Sicari (Cs Esercito) 2h33’14”; 2) Hirut Lagesse Abera (Eth) 2h42’39”; 3) Aurora Perez (Spa) 2h52’02”; 4) Loretta Giarda (Avis Gambolo’) 2h53’22”; 5) Patrizia Cini (Lammari Lucca) 2h53’49”, 6) Sabina Marchili (Atl.
Capanne) 2h54’05”; 7) Laura Buzzi (Atl Estense) 2h59’40”; 8) Angela Stefani (La Galla Pisa) 3h00’34”; 9) Karoline Dohr (Aut – Tus Kainach) 3h02’55”; 10) Sonja Von Opel (Ger) 3h03’28”.
Diversamente Abili
Uomini: 1) Roland Ruepp (Gs Disabili Alto Adige) 1h24’10”; 2) Giovanni Achenza (Disabili Sport Gallura) a 41”; 3) Bogdan Krol (Pol – Smok Lotos Orneta) a 2’01”, 4) Fabrizio Caselli (Unità Spinale Firenze) 1h32’19”; 5) Karl Tappeiner (Gs Disabili Alto Adige) 1h34’43”.
Donne: 1) Monika Pudlis (Pol – Iks Smok Lotos Orneta).