La mozione presentata dal consigliere Provinciale dei Verdi, Luca Ragazzo, che chiede la tutela del biotopo-geotopo di “Acquabolla” è stata approvata all’unanimità dal Consiglio Provinciale nella seduta di ieri pomeriggio. Nonostante che il Consiglio Regionale e quello comunale di Montespertoli a più riprese avevano espresso unanimemente la propria contrarietà alla estrazione di anidride carbonica nel sito di “Acquabolla”, in località Bacchiano (Comune di Montespertoli), nel luglio scorso la Giunta Regionale aveva espresso un parere favorevole al progetto di estrazione proposto da SOL S.p.A..
Adesso è la Provincia di Firenze che, accogliendo la mozione dei Verdi, interviene nella vicenda esprimendo la propria preoccupazione riguardo agli effetti derivanti dalla estrazione dell’anidride carbonica dal sottosuolo di “Acquabolla”.
“L’area interessata al progetto di coltivazione – si ricorda nella mozione - ricade in parte all’interno del geotopo-biotopo “Acquabolla”, individuato nel Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Firenze e tutelato dalle relative Norme di Attuazione”.
Preoccupa, a riguardo, il fatto che a seguito del mancato completamento della fase di ricerca non sono state valutate le possibili conseguenze irreversibili sul geotopo-biotopo e sulle falde acquifere.
“Dal verbale della Conferenza dei Servizi sul “progetto di coltivazione” risulta che l’estrazione sia effettuata tramite due pozzi di captazione, ma che il secondo pozzo che era previsto nel permesso della antecedente “fase di ricerca”, non risulta essere stato perforato – precisa la mozione – pertanto gli esiti della “fase di ricerca” non sono stati valutati con entrambi i pozzi attivati a regime di esercizio (indicati negli atti autorizzativi) al fine di verificare sia le effettive quantità di acqua associata alla CO2 che l’interferenza con il geotopo, conseguenti alla attivazione della successiva attività di coltivazione”.
“Tuttavia la fase di ricerca doveva essere ultimata prima della richiesta dell'attivazione della procedura di VIA per lo sfruttamento del sito, come a suo tempo aveva stabilito la stessa regione”.
Il Consiglio Provinciale di Firenze, nel documento approvato, “esprime pertanto una forte preoccupazione per l’effettiva salvaguardia del biotopo–geotopo dell’area di Acquabolla in conseguenza dell’avvio della attività di coltivazione di anidride carbonica, e si associa alla volontà espressa dal Consiglio regionale e quello Comunale di Montespertoli affinché si proceda alla tutela ambientale ed alla valorizzazione naturalistica del sito, scongiurando quindi una sua utilizzazione ai fini estrattivi di anidride carbonica”.
Un invito particolare è rivolto alla Regione Toscana affinché “provveda a ad esaminare la richiesta di riconoscimento di “Acquabolla” quale Geotopo di Interesse Regionale ed emanare nel frattempo tutti i necessari provvedimenti cautelativi al fine di non pregiudicare la tutela del biotopo-geotopo”.