Acquisti on line, una sfida per il risparmio e l’efficienza. Se n’è parlato nell’incontro organizzato con la Provincia di Siena.
Con 17 gare telematiche già effettuate, per un totale di 435 milioni di euro, la Regione Toscana è senz’altro all’avanguardia sul terreno dell’eprocurement – cioè delle aste on line della pubblica amministrazione per l’acquisto di beni e servizi – ma questi sono solo i primi risultati raggiunti su un terreno che per il governo regionale rappresenta una priorità.
Ed è stato proprio ’e-procurement uno dei temi su cui più si è incentrata l’attenzione nell’incontro organizzato questa mattina dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Siena er illustrare le novità e le opportunità contenute nel Programma regionale per a promozione e lo sviluppo della società dell’informazione e per fare il punto su quanto è stato fatto e quanto rimane da fare per rinnovare la pubblica mministrazione e semplificare i rapporti con cittadini e imprese grazie alla diffusione delle nuove tecnologie.
«Si tratta di un aspetto importante del nostro mpegno per una amministrazione pubblica sempre più efficiente e burocratizzata – ha spiegato il vicepresidente della Regione Toscana Federico elli – Le gare on line, così come l’utilizzo dei mercati elettronici, hanno infatti icadute di grande rilievo, a partire dal risparmio per la pubblica mministrazione, per la riduzione dei costi degli acquisti e delle relative rocedure, senza dimenticare i benefici in termini di trasparenza e di pieno funzionamento della concorrenza»
Per questo uno degli obiettivi su cui sta lavorando la Regione è quello di diffondere le gare telematiche in tutto il sistema della pubblica amministrazione toscana, compresi i comuni più piccoli.
In questo contesto, è stato già individuato, tramite gara, un gestore del sistema per gli acquisti con modalità telematica e stipulato un contratto aperto che estende la possibilità di adesione a tutti gli enti della rete telematica regionale. Sono state predisposte anche tutta una serie di iniziative di formazione e informazione per i piccoli comuni. “Si stima che le gare d’appalto telematiche possano produrre risparmi almeno del 5 per cento in termini di spesa e tra il 50 e per l’80 per cento sui costi delle transazioni sia per gli acquirenti che per i fornitori – ha concluso Gelli – Però va ricordato anche un altro aspetto, perché l’e-procurement espone i mercati locali a una concorrenza più globale.
Per questo bisogna fare in modo che le nostre imprese imparino di più e meglio queste opportunità telematiche».