E’ un Ceresara determinato, animato dalla ferma volontà di vincere, di riprendere almeno la parte di comprimario in una straordinaria stagione sportiva, quello che abbiamo oggi ammirato sul terreno bergamasco di Bonate Sotto, dove ha affrontato il Callianetto. Tre, in tre settimane, i matchs con la squadra piemontese (quattro se mettiamo in conto anche l’epilogo di mercoledì scorso); tre incontri, tre risultati; nel primo, di andata dei play-off, il Callianetto ha recuperato dal 2-6 una partita che sembrava ormai perduta e gioco su gioco si è imposto sull’avversario di cui ha espugnato il campo; cortesia restituita domenica scorsa, quando a cadere è stato il Callianetto, che però ha poi infilato tre giochi di seguito ai rivali nei trampolini di spareggio, conclusi tre giorni dopo a causa dell’oscurità. Il Ceresara ha dunque vinto e ci è riuscito lottando con lucidità, freddezza ed intelligenza, battendosi con la generosità e la classe dei suoi atleti; sua così la Supercoppa di B, per la prima volta in palio nella serie cadetta. L’uno contro l’altro a Bonate, i neocampioni d’Italia di B per tentare l’en plein come i fratelli della massima divisione; il leader mantovano per riaffermare un ruolo almeno di comprimario a conclusione di una stagione che seppure esaltante, l’ha visto cadere solo ai trampolini nella durissima battaglia per la conquista del Tricolore. Ora, a Bonate Sotto, sembrava che dovesse essere il Ceresara, partito male, a dover lasciare le armi, soccombente com’era per 1-5; ma scattata la molla dell’orgoglio, dalla ferita ancora aperta è scaturita nuova vita e colpo su colpo, un gioco dietro l’altro, il leone mantovano ha costruito il successo senza lasciare più spazio ai nuovi campioni, nelle cui fila il nervosismo ha regnato sovrano.
giovedì, 26 dicembre 2024 - 06:35
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