“Un grave squilibrio a livello non solo territoriale, ma anche sul piano delle possibilità di coinvolgimento di molti giovani nei progetti”. Questo il giudizio del Presidente dell’ANCI Nazionale, Leonardo Domenici, e dell’Anci Toscana, Paolo Fontanelli, espresso in una lettera inviata al ministro Ferrero in seguito alla pubblicazione della ripartizione dei finanziamenti per i progetti di Servizio Civile Nazionale di questo anno. I due presidenti si definiscono sorpresi infatti rispetto a una distribuzione delle risorse – e conseguente attuazione – che penalizza notevolmente i progetti regionali rispetto a quelli nazionali, che riceveranno il 65% dei fondi, lasciando a Enti e Associazioni di carattere regionale solo il 35%.
“In Toscana sono stati presentati centinaia di progetti, ma solo la minima parte di essi potrà vedere la luce: in altre parole, molti ragazzi non potranno continuare a compiere questa straordinaria esperienza di crescita individuale e collettiva, e questo a causa di una divisione non equa delle risorse a disposizione.” Recita la lettera.
E continua: “In particolare ci sentiamo di esprimere il rammarico di tutti gli Enti Locali, che a causa dell’attuale ripartizione delle risorse, vedranno più che dimezzarsi il numero di progetti su cui hanno lavorato per un intero anno, e di conseguenza il numero di volontari impegnati nei progetti stessi.”
Il campanello di allarme si accende, secondo Domenici e Fontanelli, anche per le politiche sanitarie: al pari dei progetti dei Comuni, i progetti delle AUsl toscane subiranno una notevole riduzione delle risorse a disposizione rischiando la garanzia di importanti servizi alla cittadinanza.
L’attuale ripartizione quindi sembra non prendere in adeguata considerazione l’importanza del Servizio Civile Nazionale come esperienza di crescita civile dei ragazzi e appare evidente la necessità di riflettere sulla modifica di alcuni meccanismi del sistema che rischiano di fare troppe differenze.
Inoltre, lamentano i sindaci di Firenze e Pisa, non si tiene conto dell’importanza dei progetti ai fini dell’erogazione dei servizi da parte degli Enti Locali e delle organizzazioni pubbliche in genere, e di questo pagherà le spese soprattutto la cittadinanza.
Domenici e Fontanelli hanno chiesto quindi al Ministro Ferrero un incontro per fare il punto sulla questione, per evitare sterili polemiche con le associazioni di volontariato, e presentare l’esperienza d’avanguardia toscana.
E concludono: “Riteniamo apprezzabile lo sforzo compiuto dal Governo di destinare una parte di risorse dell’extragettito al finanziamento di un’altra parte dei progetti.
Crediamo però che prima che si ripeta la situazione che si è dovuto fronteggiare durante questo anno, che ha tenuto fuori da questa importante esperienza formativa tanti giovani, si possa iniziare a riflettere tutti insieme – Enti Locali e Governo – sul finanziamento del Servizio Civile Nazionale, in un momento così importante come quello della fasi istruttorie della Legge Finanziaria per il 2008.”