"La possibilità per l'ENEL di proporre tariffe biorarie fu sospesa dall’Autorità per l’energia in ragione dell’apertura del mercato elettrico alla famiglie dal 1 luglio. Tale sospenzione ha causato molti reclami di cittadini che avevano richiesto di poter usufruire dello sconto e si erano organizzati in famiglia per ottenere dei risparmi sul costo dell'energia elettrica. Di tali reclami si era fatto carico la Federconsumatori Toscana con varie prese di posizione e con pressanti appelli affinché tale possibilità fosse ripristinata.
L’Autorità ha finalmente ridato dal 1 ottobre la possibilità di proporre tariffe biorarie (o multiorarie) trasformando la facoltà in obbligo per tutte le imprese man mano che installano i contatori elettronici e fissando i nuovi parametri che devono rispettare le imprese.
I nuovi parametri sono determinati dal cambiamento dei consumi medi dei cittadini per cui la quantità di consumo minimo annuo da effettuare nelle ore a prezzo ridotto per poter ridurre la spesa annua e il sessantotto per cento per il contratto da 3 kw per residenti.
"Poiché tale valore è di ben 11 punti superiore a quello precedente -spiega Romeo Romei, Presidente di Federconsumatori Toscana- alcune famiglie che avevano le vecchie biorarie accettando le nuove offerte di ENEL o di altre aziende rischiano di sacrificarsi per niente o addirittura di pagare più della tariffa a prezzo unico stabilita dall’Autorità per l’energia.
L’Autorità ha impegnato le aziende a contattare il milione e 500 mila clienti che avevano le biorarie a giugno (1 milione e 350 mila di Enel e 150 mila di altre aziende) per offrirgli le nuove biorarie. Pertanto, Federconsumatori Toscana consiglia alle famiglie molta prudenza e di chiedere chiarimenti all’azienda sugli effetti della nuova bioraria riferendoli al proprio consumo dell’anno precedente, e quanto di esso era stato fatto nelle ore a prezzo ridotto".