2 ottobre 2007- Intervenendo alla manifestazione (ancora in corso alla Flog di Firenze) per la difesa della montagna, Claudio Martini (Presidente della Regione Toscana) ha avuto parole durissime nei confronti del Governo per aver inserito in Finanziaria il tema della montagna, considerandolo argomento da “costo della politica”.
“Ci preoccupa non poco - ha detto Martini - il comportamento sommario ed approssimativo del Governo che, scavalcando le prerogative delle Regioni così come previste dalla legge, dà indicazioni che non possono essere applicate se le Regioni non vogliono.
Il Governo - ha incalzato il presidente della Regione- è andato oltre le proprie competenze e quindi lo invitiamo a prendersi una pausa di riflessione prima di portare avanti una Finanziaria scorretta nel metodo e nel contenuto”.
Dopo aver rivendicato la competenza delle Regioni sulle Comunità montane, Martini ha ricordato che la politica economica della Regione Toscana è imperniata anche sulla montagna e che non può essere stravolta per decisione del Governo.
“Noi andremo per la nostra strada - ha detto Martini - così come prevede il nostro Statuto ed il nostro impegno che si concretizza ogni anno atttraverso una serie di appunantamenti con le Conferenze regionali sulla montagna utili per predisporre interventi a favore della montagna”.
In apertura dei lavori, ai quali hanno partecipato quasi tutti i sindaci dei comuni montani (con gonfalone), le Comuntià montane, rappresentanti dei altri Uncem regionali, Legacoop e Confcooperative, Cia, Confocommercio e Confesercenti, sindacati, etc, ha svolto la relazione Oreste Giurlani, presidente Uncem Toscana il quale ha ribadito il concetto che i criteri di montanità non possono essere quelli indicati dei ministri Santagata e Lanzillotta (600 metri di altezza per le Alpi e 500 per gli Appennini) ma quelli indicati dall’Unione europea e dall’Onu che devono tener conto non solo dell’altimetria, ma anche di fattori diversi, come l’andamento orografico, la debolezza ecologica del territorio, le difficoltà di mobilità, la vegetazione, le esigenze socio-economiche della popolazioni.
Da Bruxelles, in video-conferenza, il presidente nazionale di Uncem Enrico Borghi, ha confermato l’interesse dell’Unione europea per la montagna che non viene rispettato dal contenuto della Finanziaria.