(Firenze, 1 ottobre)In apertura di seduta il Presidente del Consiglio provinciale Massimo Mattei ha ricordato, con un minuto di silenzio, la morte di Piero Pieralli. “Un politico importante per Firenze – ha sottolineato Mattei ricordando la figura di Pieralli – che è stato anche dirigente nazionale del PCI e membro della segreteria dello stesso partito quando entrare nella segreteria del partito comunista italiano era la prova tangibile di un valore assoluto della propria capacità politica.
Figlio di un martire della resistenza e fratello di Mila che per tanti anni ha guidato questa amministrazione Piero si iscrisse giovanissimo alla federazione giovanile comunista diventando ben presto presidente mondiale della gioventù democratica organizzazione che raggruppava giovani comunisti socialisti e radicali e che contava milioni di giovani in tutto il mondo. Fu segretario della federazione fiorentina e, dal 1976 al 1992, senatore; ricoprendo ruoli importantissimi in Senato in anni difficili per la storia della nostra Repubblica.
E’ stato Riformista in periodi nei quali la parola riformista suonava quasi offensiva.” “ Nella sua vita – ha aggiunto Mattei – Piero ha incontrato tanti grandi della Storia. Cito Che Guevara su tutti perché era bello sentirlo parlare delle sue discussioni col Che e poi perché a me ragazzetto assetato di miti non pareva il vero di poter sentire dalla viva voce di chi l’aveva conosciuto com’era il Che, che poi naturalmente demitizzava, e di come il Che potesse confrontarsi con questo fiorentino che sicuramente avrà trovato il modo di prenderlo in giro.”