Battendo il Solferino “hanno vinto bene – sono le parole di Mario Spazzini, presidente della società mantovana - non c’è niente da dire, anche se noi ce la siamo giocata fino in fondo, è stato un incontro bellissimo, il prossimo scudetto però lo vinciamo noi, parola di Mario Spazzini. Domenica su terreno neutro ci giocheremo la Supercoppa ed anche in quella occasione ce la metteremo tutta” nel match di ritorno della finale play-off, il Callianetto conquista per la sesta volta consecutiva il massimo titolo italiano: lo fa sul terreno amico, con la limpida classe dei Campioni (Alessio Basso, Manuel Beltrami, Giorgio Cavagna, Riccardo Dellavalle, Piero De Luca, Andrea Petroselli, Diego Tirone, Stefano Previtali), che formano il suo straordinario team protagonista della lunga battaglia, con la forza dei suoi atleti; con la grazia del timido sorriso, l’intelligenza e la ferma determinazione di Stefania Mogliotti, prima e sola donna allenatrice a sedere su una panchina di A; con il sostegno e l’orgoglio d’un presidente, Alberto Fassio che dei “suoi” Campioni può vantare l’amicizia e vantarsene, Campioni tutti stretti a lui in una sola grande famiglia alla quale, ebbe a dire, perché fiorisca, dedica “un terzo del suo lavoro d’un anno”; con il calore dei suoi appassionati e l’ammirazione dei suoi avversari; con il prestigio di una magnifica immagine costruita negli anni, rafforzata da una imbattibilità che non ha precedenti nella storia del Tamburello, fatta in campionato di 133 giornate, da quel 31 agosto 2002 (mancava in quell’occasione Manuel Beltrami, infortunato) quando fu superato da quella magnifica squadra che era il San Paolo d’Argon.
Fassio con il morale alle stelle ed il cuore che si vede e sente pulsare forte sotto la camicia per la gioia, sottolinea non solo il grande risultato di questa squadra, ma dell’intera Società, che l’anno venturo schiererà in campo, in serie D, un’altra formazione, quella che ha appena concluso il campionato juniores “perché così con i giovani si ricomincia e continua” - Va dunque al Callianetto lo scudetto 2007: è, per la Federazione, il 92° d’una stagione lunga 111 anni; il primo, nel 1896, alla friulana Udinese; poi 22 nel Veneto ed altrettanti in Piemonte (che ricordiamo tutti in onore dei campioni d’Italia: del Torino nel 1914, 19, 21, 60; alessandrini, del Murisengo nel 69 e 73, dell’Ovada nel 79, del Castelferro dal 92 al 97 e 2000; astigiani, del Castell’Alfero nel 70 e 72, del Viarigi nel 74, del Callianetto dal 2002 al 2007), 19 in Liguria e Lombardia, 7 in Toscana, 2 in Trentino. Una stagione straordinaria per questa squadra, alla quale per l’enplein, per il grande slam, manca solo la Supercoppa, in palio domenica prossima a Fontigo, in terra trevigiana, dove si batterà, nell’ultima sfida, ancora una volta contro quella bellissima squadra che è il Solferino (la Supercoppa vede di fronte la squadra vincitrice del massimo campionato e quella della Coppa Italia; essendo stati ambedue vinti dal Callianetto, il diritto di sfida passa alla seconda in campionato, il Solferino appunto), protagonista anch’egli di una bellissima stagione, che si è congedato domenica scorsa dal pubblico amico regalando, con l’avversaria Callianetto, due ore di bel gioco, di spettacolo agli entusiasti spettatori. Alle loro spalle le altre sei protagoniste di questi bellissimi play-off, che con la loro capacità e la loro generosità fanno donato un motivo di interesse in più al campionato, sei che ci piace ricordare nell’ordine in cui si sono congedate facendo ala alla coppia finalista, Re e Vicere del Campionato più bello del mondo: Bardolino, Cavrianese, Fumane, Mezzolombardo; Cremolino e Medole.
Al Solferino, che ha guidato da leader il gruppo delle inseguitrici nella parte conclusiva della regular season, come anche a Cremolino e Medole, il grande merito di aver reso vivo il campionato con appassionanti duelli, che oltre alle emozioni vissute ed ora nel ricordo degli appassionati, hanno reso viva l’immagine del Tamburello, suscitando in chi lo vede, il desiderio di seguirlo, di gustarlo, di proporlo, di raccontarlo. Serie B play-off – Volano nella massima divisione Callianetto e Ceresara, che nell’incontro di ritorno hanno confermato la propria supremazia sulle avversarie, rispettivamente Malavicina e Sacca. Nulla da fare per il Malavicina contro la giovane formazione astigiana, che ha conquistato, dopo il brillante risultato di domenica scorsa, la vittoria sul terreno amico “abbiamo perduto una grossa occasione – esordisce Giuliano Morari, presidente del Malavicina, che continua – ci è andata male un po’ per la bravura dei nostri avversari, ma molto anche per la sfortuna, che ci ha colpito proprio nel momento più delicato dell’incontro quando, recuperato un distacco di tre giochi dal 6-3, ci siamo portati sull’8 pari 40 pari: è stato proprio lì, su quel maledetto 40 pari che la partita ci è sfuggita di mano per un banalissimo errore di Bicelli, che peraltro ha disputato una bella partita; bravissimo nelle nostre fila Isalberti, che ha retto sulle sue spalle l’intero incontro senza sbavature.
Peccato, l’occasione per ribaltare il risultato dell’andata c’era, ma è andata così”. Appare amareggiato Morari, ma si riprende subito, in fondo è un lottatore e le difficoltà le affronta di petto “vedrai che l’anno venturo il Malavicina ce la farà” promette. In bocca al lupo, non può che essere questo l’augurio alla bella società mantovana. Condivide l’augurio Aristide Cassullo, trainer della neopromossa “è vero che hanno avuto sfortuna nel momento in cui, sull8 pari 40 pari, si è rotto il tamburello a Bicelli, ma la partita, bella e tirata, ce la siamo giocata tutta e la vittoria dei miei ragazzi, tutti bravi con una punta di diamante nel bravissimo Luca Merlone, è stata del tutto meritata.
Il Malavicina ha giocato meglio della volta scorsa, è apparso più determinato ma soprattutto ha venduto cara la pelle. Dell’incontro c’è da dire anche che ha avuto una straordinaria cornice di pubblico, che qui a Callianetto è tutto formati da gente dal palato fine: questo per dire che gli applausi elargiti ai protagonisti dell’incontro, dell’una e dell’altra squadra, sono stati ampiamente meritati”. Nella serie cadetta il Ceresara, in un incontro che presentava, come variabile aggiuntiva, il fatto di essere un derby, conquista sudando la promozione in A battendo a fatica un avversario tenace, volitivo, lucido ed organico nelle azioni- nella gara di andata i ragazzi del presidente del Sacca, Luigino Parmigiani, sono rimasti appaiati agli avversari fino al 6 pari, prima di subire un netto parziale di 7-2 che ha consegnato a Luigi Bertagna e soci la vittoria - che ha dimostrato di essere comunque una squadra di rango.
Definite ora le promozioni resta la sfida – domenica l’andata e la successiva il ritorno – per il tricolore di B. Per la cronaca nel 2006 il tricolore di B è stato vinto dalla veronese Cavaion, che alla serie cadetta fa ora ritorno dopo un anno di permanenza nella massima divisione. Serie B play-out – Nei play-out vittoria del San Vito che resta così nella serie cadetta. Tocca quindi al Mezzolombardo La triste discesa in serie C. RISULTATI PLAY-OFF SCUDETTO SERIE A – FINALI, ritorno- Callianetto-Solferino 13-5 Il Callianetto è Campione d’Italia 2007. SERIE B – SEMIFINALI, ritorno,risultati Callianetto- Malavicina 13-8, Ceresara-Sacca 13-12 (tie-break 8-5) Promossi in serie A Callianetto e Ceresara. Prossimo turno domenica 7 ottobre, match di andata per il Titolo Italiano di serie B Ceresara-Callianetto RISULTATI PLAY-OUT-SERIE B San Vito-Mezzolombardo 13-0. Retrocede in serie C Mezzolombardo