FIRENZE – Può simbolicamente datarsi al 1406 l’avvio della creazione di uno spazio regionale in Toscana. In quell’anno, esattamente il 9 ottobre, le truppe fiorentine, al termine di un assedio iniziato l’anno prima, si impadronirono infatti di Pisa, che già dopo la sconfitta della Meloria nel 1284 ad opera di Genova aveva iniziato il suo lento declino di potenza militare e mercantile. Il Comune di Firenze stava allora vivendo il periodo delle oligarchie. Il potere politico era in mano a un ristretto numero di famiglie di banchieri, fra cui quella degli Albizi, che voleva evitare che Firenze si trasformasse in Signoria.
Il popolo, escluso dalle scelte decisionali, tentò varie volte di abbattere il regime e alla fine si alleò con la famiglia de’ Medici, che con Cosimo I prese il potere nel 1434. I tempi erano ormai maturi per il tramonto della forma comunale e per il passaggio a quella signorile. I Medici avrebbero guidato questo processo storico, economico e politico, trasformando Firenze in Ducato ed espandendo il potere su tutta la Toscana. Proprio loro, infatti, avrebbero creato le premesse per la nascita di un nuovo Stato regionale, percorso portato a compimento dopo la conquista di Siena avvenuta nel 1555 con la nascita del Granducato di Toscana sancita dalla bolla emessa da papa Pio V nel 1569.
Del processo che sta alle origini di un entità prima prestatale e poi unitaria in Toscana, si parlerà domani e dopodomani in un convegno dal titolo “1406: Firenze e Pisa, la creazione di un nuovo spazio regionale”, che si svolgerà nella sala Gonfalone di palazzo Panciatichi, sede del Consiglio toscano, con la partecipazione di molti importanti studiosi e docenti universitari. Le giornate di studio sono organizzate dal Consiglio regionale in collaborazione con la Deputazione di Storia patria per la Toscana.
Del comitato scientifico fanno parte docenti e studiosi come Anna Benvenuti, Giuseppe Petraia, Giuliano Pinto e Andrea Zorzi.
Nella mattinata di domani, giovedì 27 settembre, il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini, porterà i saluti ai relatori e agli intervenuti. Poi inizierà il convegno storico. Sotto la presidenza di Giuliano Pinto della Deputazione di storia patria, Giovanni Ciccaglioni dell’università di Pisa parlerà di Pisa prima della conquista, Laura De Angelis dell’università di Firenze degli avvenimenti politici e militari, Andrea Zorzi sempre dell’ateneo fiorentino affronterà il tema della sottomissione a Firenze di Pisa e del suo contado e l’inquadramento di questi territori nel dominio fiorentino.
Nel pomeriggio di domani, sotto la presidenza di Michele Luzzati dell’università di Pisa, Isabella Lazzarini dell’ateneo del Molise parlerà della conquista di Pisa nel quadro degli Stati regionali italiani, Mauro Ronzani dell’università pisana delle strutture ecclesiali toscane dopo la conquista di Pisa e Gianfranco Fioravanti sempre dell’ateneo pisano dello “studium” nella città di Pisa.
Il convegno proseguirà dopodomani mattina, venerdì 28, sempre a palazzo Panciatichi e sempre nella sala del Gonfalone.
Sotto la presidenza di Carlo Pazzagli dell’università di Siena, Sergio Tognetti dell’università di Cagliari parlerà di Firenze, Pisa e il mare, mentre Giuseppe Petralia dell’ateneo di Pisa relazionerà sulla società pisana dopo il 1406. Concluderà le due giornate di studio una tavola rotonda cu parteciperanno Giorgio Chiottolini dell’università di Milano, Elena Fasano Guarini dell’università di Pisa, Riccardo Fubini dell’ateneo di Firenze e Luca Mannori sempre dell’università fiorentina.