21 settembre 2007- Il 22 settembre la Rete Nazionale Rifiuti Zero promuove una giornata nazionale di mobilitazione contro il persistere dei sussidi statali all’incenerimento (i cosiddetti “CIP6”) e per inviare al Parlamento italiano un messaggio di indisponibilità nel continuare a subire il “dirottamento” di ingentissime somme sottratte dalle tasche dei cittadini.
Gli incentivi, che consentono ai gestori di vendere l'energia elettrica prodotta dagli inceneritori ad un prezzo fino a 3 volte superiore a quello di mercato, sono infatti pagati dai cittadini anche grazie all’ignaro contributo devoluto attraverso la voce “costruzione impianti fonti rinnovabili” presente nella bolletta della luce.
In tutta Italia si terranno quindi iniziative da parte di comitati ed associazioni da tempo impegnati sull’argomento, ed anche localmente i Verdi per Impruneta aderendo all’iniziativa effettueranno azioni di informazione e sensibilizzazione sul tema con un volantinaggio per contestare la realizzazione del nuovo inceneritore a Testi ed il previsto raddoppio dell’impianto di trattamento dei rifiuti localizzato a Le Sibille.
Proprio il raddoppio dell’impianto de Le Sibille (fino ad una capacità di 100mila tonnellate/anno) è infatti strettamente collegato alla necessità di produrre il cosiddetto CDR (combustibile derivato dai rifiuti) che servirà poi ad alimentare il nuovo inceneritore del Chianti previsto in loc.
Testi, che andrà ad affiancare l’esistente “gassificatore” ed il cementificio del Passo dei Pecorai.
Raddoppiare la raccolta differenziata dei rifiuti col “porta a porta”, per non raddoppiare l’impianto di Testi e de Le Sibille e per risparmiare sulle spese di smaltimento: sotto questo titolo il volantino che distribuiranno i Verdi che rilancia la necessità di puntare decisamente sulla raccolta differenziata spinta che, ormai in diversi Comuni italiani, col sistema di raccolta “porta a porta” ha dimostrato di poter raggiungere livelli del 75%, ed oltre i raccolta differenziata.
E’ questa l’alternativa all’incenerimento: recuperare “materie prime” dai rifiuti per risparmiare energia, invece che cercare di recuperare un po’ di energia bruciando i rifiuti con gli inceneritori.