SAN MINIATO, 12/09/2007. “L’ospedale di San Miniato sarà un centro di eccellenza per la riabilitazione, i posti letto passeranno da 16 a 31, vi sarà realizzata una piscina per la riabilitazione in acqua e resteranno i reparti di nefrologia e dialisi, resteranno gli ambulatori e le funzioni diagnostiche. La sede del distretto sanitario sarà trasferita da via Bagnoli in piazza XX settembre. Sarà attivata anche l’oncologia ambulatoriale”. E’ questo, in estrema sintesi, il futuro del “Degl’Infermi” di San Miniato, l’ospedale di piazza XX Settembre, così come lo ha delineato il sindaco, Angelo Frosini, al Consiglio comunale di ieri sera (martedì 11 settembre), dove si è discusso della nuova organizzazione della rete ospedaliera della Asl 11 e del ruolo dell’ospedale di San Miniato, alla presenza dell’assessore regionale al diritto alla salute, Enrico Rossi.
“Con la firma del protocollo, lo scorso 3 agosto, abbiamo compiuto un grande lavoro e fatto scelte lungimiranti, per migliorare il servizio sanitario ha detto Frosini nel suo intervento- e l’impegno di tutti è quello di portare in fondo questo programma e saremo attenti affinché siano rispettati tutti i passaggi e i tempi previsti, con l’obiettivo di una sempre maggiore integrazione tra servizi ospedalieri, sanitari-territoriali e sociali che perseguiamo anche attraverso al Società della salute” ha detto nel suo intervento il sindaco Frosini.
Su queste scelte l’Amministrazione comunale ha avuto un ruolo importante. Sia attraverso la Conferenza dei sindaci, sia per le scelte che abbiamo compiuto con la realizzazione di infrastrutture al servizio della nostra città: in particolare il parcheggio di via Calenzano e la realizzazione di via Sasso, che una volta terminata metterà in relazione in modo diretto il ‘Degli Infermi’ con il nuovo ospedale di Empoli”.
“Abbiamo guardato ai bisogni socio-sanitari esistenti –ha aggiunto Frosini- per mettere a disposizione dei cittadini una rete di offerta che si basi sia su cure primarie diffuse e disponibili, mirate alla prevenzione ed alla cura della cronicità, sia su strumenti diagnostici ed ambulatoriali qualificati tecnologicamente e professionalmente, sia su un livello di intervento dedicato alla domanda di servizi per le acuzie.
E’ in questo quadro che nasce il polo ospedaliero di Empoli, ad alto livello tecnologico ed interventistico, che dovrà comprendere tutti gli intereventi di cura per malattie acute, e che sarà disponibile tra qualche mese”.
L’assessore Enrico Rossi ha sottolineato come “questa zona conosce, più di altre in Toscana, il fenomeno della migrazione sanitaria. Vale a dire che ci si va a curare nelle strutture sanitarie di altre Asl. Noi vogliamo invece che con l’apertura ormai prossimo del nuovo ospedale di Empoli anche questa zona soddisfi non solo i livelli base, ma anche i livelli medi e alti di domanda sanitaria che hanno i cittadini”.
“In questo contesto –ha detto Rossi- i piccoli ospedali possono diventare punti di riferimento per la diagnostica e gli ambulatori sul territorio e qualificarsi in una specialità. A San Miniato ci sarà la riabilitazione, una specialità di cui la Toscana ha bisogno, e di cui ha bisogno anche questa zona. A Fucecchio, infatti, saranno effettuati migliaia di interventi di chirurgia ortopedica, soprattutto su anche e ginocchi, rispondendo ad una domanda che supera l’ambito dell’Asl 11. E dopo gli interventi è necessaria la riabilitazione.
Per questo la riabilitazione di San Miniato dovrà fare i conti con una domanda anch’essa più ampia di quella proveniente dalla sola Asl 11. Per questo saranno necessari nuovi posti letto, nuove strutture, una piscina e una palestra moderna. In questo modo la storia sanitaria di San Miniato potrà proseguire. Aggiungo che è nostra intenzione portare a San Minato l’oncologia medica, cioè un ambulatorio in cui poter avere le cure oncologiche senza doversi spostare su lunghe distanza. Entro il mese di ottobre potremo aprire questo ambulatorio oncologico.
Siamo disposti ad essere sfidati su questo tema, in termini di tempi, di investimenti e di messa in pratica delle nostre idee”. (dp)