Firenze- I nuovi regolamenti comunitari di igienete: nuovi regolamenti comunitari d’igiene stanno suscitando qualche preoccupazione tra i produttori della pastorizia toscana. Le normative non cambiano molto i requisiti già previsti su impianti, salute degli animali o tecniche di mungitura. Nella nostra regione le aziende li soddisfano da tempo. C’è, però, una piccola rivoluzione. Gli allevatori diventeranno i soli responsabili della qualità del latte che producono. E qui cominciano i problemi.
Chi garantisce del latte prodotto altrove? Nella produzione del pecorino toscano, ad esempio, il disciplinare prevede l’utilizzo del latte di alcune province del Lazio. In altri casi il latte è importato dalla Sardegna o dall’estero.
La Regione ha già creato un gruppo di lavoro (assessorati competenti, Arsia, Istituto zooprofilattico, allevatori) per mettere a punto le linee guida per l’applicazione del “pacchetto igiene” comunitario in tutte le aziende toscane. I produttori chiedono uno sforzo in più per garantire tracciabilità e controlli.
Per questo la commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta da Fabio Roggiolani (Verdi), insieme a Giovanni Brajon dell’Istituto zooprofilattico di Toscana e Lazio, visiterà domani, venerdì 31 agosto, alcune aziende dell’Associazione produttori pastorizia toscana.
Un’occasione per una verifica sul campo degli standard di qualità, per ascoltare la voce degli allevatori e fare il punto sul problema.
Questo il programma: ore 10, Vicchio (Fi), azienda agricola Massimiliano Mongili; ore 12, Castelfiorentino (Fi), azienda agricola Giovanni Ricci; ore 16, Volterra (Pi), azienda agricola Michele Mula. (dp)