FIRENZE – Presentati i dati toscani contenuti nel rapporto ecomafia 2007 di Legambiente. L’annuale report è stato illustrato alla stampa, venerdì 27 luglio, nella Sala del Gonfalone del Consiglio regionale.
Stando al rapporto, la nostra regione mantiene una posizione stabile nella classifica italiana, non è “terra” di clan criminali dediti a compiere reati ambientali, peggiora nel ciclo dei rifiuti e migliora in quello del cemento.
“Siamo tutti impegnati – ha detto il presidente della commissione Territorio e ambiente Erasmo D’Angelis – a contrastare il rischio dei traffici illeciti e a fare in modo che la Toscana non venga più associata alle parole ecomafia o illegalità.
Purtroppo, dal 2002 a oggi, la nostra regione è stata spesso presente tra quelle coinvolte nelle operazioni delle forze dell’ordine che hanno portato ad arresti e sequestri per traffico illecito di rifiuti industriali in tutta Italia. Abbiamo però competenze e capacità – ha continuato D’Angelis – per garantire il buongoverno dei rifiuti e la lotta ad ogni tipo di illecito e alle spalle anni di lavoro e analisi approfondite sulle ecomafie”.
“Dopo le inchieste del Noe dei carabinieri, della guardia di finanza e del corpo forestale, abbiamo posto con forza il tema del rafforzamento dei controlli nazionali e regionali sulla produzione e sullo smaltimento finale di 7,5 milioni di tonnellate l’anno di rifiuti speciali industriali pericolosi e non, un terzo dei quali sparisce dalla contabilità.
È per questo che c’è bisogno di un impegno straordinario nella gestione dello smaltimento in piena sicurezza dei nostri rifiuti. Le ecomafie e la criminalità organizzata – ha concluso il presidente – puntano ad insediarsi anche nella nostra regione e dobbiamo dire grazie alla magistratura e alle forze dell’ordine che stanno svolgendo un’azione meritoria. È arrivata l’ora di inserire i reati ambientali nel codice penale”.
Alla conferenza stampa di presentazione, hanno partecipato anche Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana, Ermete Realacci, presidente VIII commissione della Camera dei deputati (Ambiente, territorio e lavori pubblici), Sonia Cantoni, direttore generale di Arpat.