Ha aperto i battenti la scorsa settimana ed è già un successo di appassionati e semplici curiosi. Stiamo parlando della mostra “Sant’Anna: la figura della Santa nell’arte popolare” realizzata a Ponte a Signa dall’associazione gastrostorica “L’Accademia del Coccio” e ospitata in quella che per oltre un secolo è stata la “Bottega di Geppo” e, ancora prima, un’osteria per i viandanti di passaggio fra le città di Firenze e Pisa. Tanti e singolari i pezzi esposti, tutti dedicati alla protettrice dei mestieri poveri e delle partorienti.
Ecco quindi i santini (oltre ottanta pezzi, fra cui uno in stoffa), le stampe (in bianco e nero o a colori), una lastra tipografica e persino delle scatole di lavanda, brillantina e polvere per gestanti tutte ‘battezzate’ Sant’Anna. E ancora statue in cartapesta o terracotta, libretti di preghiere “da recitare nei giorni nove – si legge su uno di questi – che precedono la festa della Gloriosa” e un manoscritto risalente al diciannovesimo secolo circa. Infine tre piccole reliquie, due con certificato vescovile, la terza proveniente da un reliquiario privato di un’antica famiglia pontigiana.
La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì in orario 21-23:30, il sabato e la domenica dalle 16 alle 23:30 (con ingresso gratuito), inoltre nelle serate del 17, 20, 24 e 26 luglio (giorno di Sant’Anna) “L’Accademia del Coccio” (con la collaborazione di “Delizie Deliziose” e “Dolci Follie Bistrot”) organizzerà una serie di degustazioni di ricette tipiche fiorentine. Per maggiori informazioni: www.accademiadelcoccio.it; e-mail: info@accademiadelcoccio.it.
