La pubblicazione raccoglie i risultati di un'ampia ricerca effettuata nel corso del 2005 e del 2006 da un gruppo di lavoro interdisciplinare sulla Sala delle Carte geografiche di Palazzo Vecchio, la più antica e importante dell'Occidente per quanto concerne la rappresentazione del mondo conosciuto nella seconda metà del XVI secolo. Fino ad oggi la sala, che nelle intenzioni degli artefici avrebbe dovuto costituire una macchina conoscitiva di inaudita e mai vista complessità, non era mai stata fatta oggetto di studi specifici.
La sua configurazione decorativa venne ideata fra il 1562 e il 1563 da Cosimo I de' Medici e da Giorgio Vasari (entrato al servizio del duca nel 1555), con il contributo dei cosmografi di corte don Miniato Pitti e frate Egnazio Danti. In questa sala, definita dal Vasari "capriccio et invenzione nato dal duca Cosimo per mettere insieme una volta queste cose del cielo e della terra giustissime e senza errori", si possono ammirare 53 tavole (delle quali 30 realizzate da Egnazio Danti e 23 dall'olivetano Stefano Buonsignori) e al centro dello spazio il grande globo terrestre, del diametro di due metri e dieci, opera di frate Danti.
Il volume mostra una selezione delle molte meraviglie e curiosità tratte dal ricchissimo repertorio dei cartigli che accompagnano le mappe della Sala (come la Costa della China e Isola del Giape, la Trogloditica, l'Isola di Zeilan, lo Stretto di Magellano) e che permettono di capire come veniva allora concepito il mondo, o meglio la parte di mondo conosciuta.