Con grande dolore è stata appresa la scomparsa di Sauro Cianelli, la persona che amava e custodiva da molti anni il manto erboso dell’Arena Garibaldi. Sauro, ricoverato da tempo al Santa Chiara ci ha lasciati ieri notte: aveva 68 anni. Era nato, infatti, il 17 maggio 1939 a Cascina. Ai familiari le più sentite condoglianze da parte del presidente Leonardo Covarelli, della Società nerazzurra e da quanti, tra i quali i ragazzi della Nord, lo hanno stimato e benvoluto per le sue doti umane non comuni.
La sua perdita lascerà certamente un vuoto incolmabile. Sauro era veramente un amico, una persona squisita che amava, sopra ad ogni cosa, il rettangolo di gioco dell’Arena diventato lo scopo della sua vita. Se gli volevi fare un complimento (e quanti ne ha avuti) dovevi solo dirgli che il “suo” prato era il migliore d’Italia e che somigliava ad un biliardo. “Si ma per mantenerlo così, - ci ha sempre detto - ci vogliono tanti sacrifici”. Noi lo vogliamo ricordare, in ogni ora del giorno, sul trattorino o addirittura con la speciale zappa per coprire qualche “buchetta” provocata dai tacchetti dei giocatori.
Già i giocatori, quanti ne ha conosciuti: dal fallimento dello Sporting, Sauro, con i presidenti Gerbi e Posarelli, cominciò a curare il prato fino a quando non si è presentata la terribile malattia, qualche giorno prima che i nerazzurri accarezzassero il sogno della promozione. Lui, che lottava tra la vita e la morte non c’era ma, sicuramente ha saputo della storica impresa. Forse Fabrizio Burchielli, uno dei suoi più affezionati amici le avrà raccontato della festa e forse anche Sauro dal suo letto avrà gioito di sapere che il Pisa era tornato in serie B.
I funerali di Sauro Cianelli si terranno domani, giovedì alle ore 15 presso la Cappella dell’ospedale Santa Chiara. La salma sarà tumulata nel cimitero di San Benedetto di Cascina. (fonte Pisa Calcio)