Sviluppo di servizi on line per le amministrazioni comunali, assistenza medica a distanza, acquisti in rete, telelavoro, partecipazione dei cittadini alla vita delle loro istituzioni e infomobilità per il trasporto pubblico toscano. Sono questi alcuni degli impegni previsti dalla Regione Toscana nell'ambito del Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell'amministrazione elettronica e la società dell'informazione che è stato approvato il mese scorso dalla giunta regionale su iniziativa del vicepresidente Federico Gelli.
Si tratta del primo documento di questo tipo per la Regione ed avrà il compito di assemblare e coordinare tutte le iniziative che nei vari settori saranno assunti in merito alle tecnologie per l'eGov. Il documento non prevede però solo dei principi. Sono state stanziate a questo proposito adeguate risorse che complessivamente ammontano a circa 209 milioni di euro e che saranno impiegati fino al 2010, con interventi per la pubblica amministrazione, per l'impresa, per l'associazionismo, per la famiglia.
Il Programma approvato dal governo regionale si articola essenzialmente in quattro aree tematiche: e.comunità, cioè le politiche per l'accesso e la partecipazione, e.servizi, le politiche per l'offerta di servizi alla comunità, e.competitività, le politiche per uno sviluppo economico sostenibile, più gli impegni sulle infrastrutture tecnologiche. Una vera e propria strategia complessiva che interesserà a livello regionale tutta la società dell'informazione, capace di coinvolgere e attraversare tutti i settori e che interesserà tutta la legislatura. E.comunità.
Il Programma è fortemente imperniato sul significato che le nuove tecnologie rivestono nell'offrire nuove opportunità democratiche. Per questo è netto l'impegno per l'abbattimento del 'digital divide', per esempio, con l'ampliamento e il potenziamento dei Paas, cioè dei Punti di accesso assistito ai servizi tramite Internet, per i quali si punta a far passare i frequentatori da 12 mila a 20 mila all'anno. Tra gli altri obiettivi, raddoppiare entro il 2010 il numero dei cittadini che possono usufruire di servizi di e.democracy e aumentare il numero di cittadini che possono accedere a sportelli informativi dei siti degli enti locali.
Sono previsti inoltre inteventi di 'alfabetizzazione' informatica per cittadini, consumatori, giovani, studenti.
Un'azione già sperimentata in altre zone: la Regione Lazio ha riscosso un discreto successo nel campo dell'alfabetizzazione informatica con il progetto 'Lazio e-citizen'. Sarà incentivata inoltre la sperimentazione di forme di partecipazione dei cittadini e di democrazia deliberativa e saranno valutate le possibilità di voto elettronico. Saranno studiate nuove forme di tutela dei consumatori, per esempio attraverso strumenti elettronici e piattaforme tecnologiche per la risoluzione extragiudiziale delle controversie e sarà elaborato anche uno strumento che consenta di orientare il cittadino verso le diverse forme di giustizia.
E.servizi.
Molta attenzione anche per i servizi della pubblica amministrazione. L'obiettivo generale è dare ai cittadini i servizi telematici di cui hanno necessità. Questo riguarderà anche i servizi delle public utilities, con l'obiettivo di facilitare le relazioni tra aziende e singoli utenti in un'ottica di trasparenza, qualità, efficienza.
Per il 2010 sarà importante soprattutto diffondere servizi di pagamento on line, sistemi di e-procurement e e-learning per i dipendenti comunali.
Per quanto riguarda l'istruzione si punta ad offrire servizi e attività di educazione per bambini, ma anche a sviluppare strumenti di raccordo tra i servizi all'impiego, centri Informagiovani e associazioni di categoria.
Si lavorerà a forme di tutela dei più giovani nell'uso di Internet, creando spazi in rete di qualità certificata (si pensa anche a predisporre un ambiente di chat sicuro e ad accesso autenticato), ma anche percorsi educativi e attività di tutoring. Proseguiranno gli interventi per lo sviluppo della telemedicina, con importanti ricadute per i cittadini di aree montane e insulari.
E.competitività. Le nuove tecnologie rappresentano un potente fattore di innovazione nel mondo del lavoro, del commercio, dei servizi di pubblica utilità.
Si calcola che oltre la metà dell'incremento della produttività in Europa sia imputabile proprio alle nuove tecnologie. Il Programma ha un rilievo assoluto soprattutto per una realtà come quella toscana, con il suo tessuto di imprese di piccole dimensioni, con minore propensioni all'investimento per esempio nel marketing on line o nello scambio di beni e servizi tramite la rete. Servono infrastrutture, formazione, sistemi di pagamento sicuro. Si lavorerà sui network di imprese e sulle vendite on line.
Tra i risultati che ci si attendono, la crescita delle imprese che hanno rapporti con la pubblica amministrazione via Internet; la crescita delle opportunità di telelavoro, con particolare attenzione all'occupazione femminile, il consolidamento di servizi Internet come la Borsa Lavoro Toscana, in grado di facilitare l'incontro tra domanda e offerta. Si punta a far crescere le prenotazioni on line in ambito turistico fino al 97% delle prenotazioni complessive.
Infrastrutture. La Toscana ha bisogno di adeguare e potenziare le sue infrastrutture.
Per questo la Regione punterà, tra le altre cose, ad assicurare la possibilità per tutti i cittadini e le imprese di utilizzare connessioni in banda larga, con costi allineati a quelli degli altri paesi europei. Tra i risultati qualificanti che ci si attendono da qui al 2010, quello di ridurre la popolazione e le imprese prive di servizi di banda larga da 450 mila a 30 mila, e portare da 0 a 210 i comuni che utilizzano i servizi Voip.