Prato 2 luglio 2007- Prato sale sul podio europeo della raccolta differenziata di carta e cartone. Medaglia d’oro all’area pratese che vanta il più alto valore pro-capite di differenziazione di carta e cartone: ogni abitante, nel 2006, ne ha raccolti 174,3 chilogrammi. Una performance strepitosa che conferma la grande tradizione di raccolta differenziata a Prato, l’impegno dei cittadini e il lavoro quotidiano di ASM e delle amministrazioni comunali concentrate su obiettivi sempre più ragguardevoli.
Nuovi modelli di raccolta differenziata, investimenti mirati ad intercettare quantità sempre maggiori di rifiuti riciclabili, campagne di sensibilizzazione e forte senso civico dei cittadini hanno premiato lo sforzo che da anni va nella direzione di un costante incremento della raccolta differenziata.
Soddisfazione per ASM e per le amministrazioni comunali il cui ruolo è fondamentale per giungere a così grandi traguardi.
Prendendo a riferimento i dati nazionali, al secondo posto si trova Trento che raccoglie 98,6 chilogrammi di carta e cartone pro-capite.
Prato, dunque, riesce quasi a doppiare la città che la segue nella classifica. L’ottimo risultato viene evidenziato anche dalla media di carta e cartone raccolta ogni anno da un italiano: 38 chilogrammi. Comieco spiega il risultato pratese con la buona organizzazione di raccolta dei rifiuti nel distretto produttivo: la raccolta porta a porta integrale con cassonetto personale nelle zone industriali e artigianali ha consentito di monitorare i flussi di rifiuti e intercettare grossi quantitativi destinati al riciclaggio, come carta e cartone, ma anche ferro, legno, plastiche.
Accanto a ciò, una strategia messa a punto con i Comuni di grande attenzione e comunicazione con le utenze domestiche tramite sperimentazioni che sono il frutto di un mix tra gestione del servizio e informazione porta a porta. Il primo posto a livello europeo è solo l’ultimo riconoscimento all’area pratese in fatto di raccolta differenziata: prima in Toscana con una percentuale che nel 2006 ha sfiorato il 40%, tra le prime in Italia e sempre in linea con le soglie stabilite dal decreto Ronchi, terza nel 2005 per volume di riciclaggio in Italia secondo il Rapporto dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici.