In occasione del 50° dalla scomparsa di Galileo Chini, artista poliedrico toscano che aveva lo studio a Firenze in Via del Ghirlandaio ed ha fondato l’Arte della Ceramica a Firenze, il Centro Culturale di Teatro ha realizzato un documentario, mai realizzato prima, che racconta la figura del grande artista toscano e le sue opere, per la regia di Pietro Bartolini. Il film è stato realizzato grazie al contributo di Ente Cassa di Risparmio di Firenze, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze e promosso dal Quartiere 2.
Nel film vengono riprodotte immagini delle opere maggiori realizzate dal Chini, oltre le numerose ceramiche, dipinti (conservate agli Uffizi e in collezioni private) e disegni di scenografie: di la “Turandot” di G. Puccini (conservate alla Scala di Milano) che andò in scena in prima mondiale in questo teatro nel ’26 , e di “Gianni Schicchi” di Puccini che andò in scena in prima mondiale al teatro Metropolitan di New York nel ’18; le decorazioni delle Terme Berzieri di Salsomaggiore, delle Terme di Montecatini, del Palazzo Pecori Giraldi di Borgo San Lorenzo, della Cupola del salone italiano alla Biennale di Venezia, e la decorazione del Palazzo Reale a Banghok.
Il documentario contiene oltre alle molteplici opere del Chini anche interviste a: Gilda Cefariello Grosso Storica dell’Arte, Direttrice del Museo della Manifattura Chini di Borgo San Lorenzo, Villa Pecori Giraldi, Paola Polidori Chini, nipote diretta di Galileo Chini, attuale proprietaria della maggior parte delle sue opere artistiche e documentarie e curatrice dell’”Archivio Galileo Chini”, Maurizia Bonatti Bacchini, storica dell’arte curatrice della mostra di Salsomaggiore su Galileo Chini (anno 2000), Vieri Chini discendente indiretto di Galileo Chini, attuale conproprietario della manifattura di San Lorenzo “Pecchioli Ceramiche”, Neung Lohapon, storica dell’arte e responsabile per la famiglia reale di Bangkok della Sala del Trono decorata da Galileo Chini all’inizio del ‘900 in quella città.
Il film suddiviso in otto sezioni è girato a Firenze e in provincia e in molti luoghi dove l’artista ha operato (Salsomaggiore, Montecatini,Borgo San Lorenzo, Pisa, Lido di Camaiore).
La voce recitante è di Pietro Bartolini; la durata è di 45 minuti. In particolare viene rappresentata la figura dell’artista, la sua storia, l’ambientazione e i suoi lavori con interviste esclusive (alcuni documenti originali sono stati concessi dalla Teca Aperta della RAI sede di Firenze); vi sono inoltre immagini inedite dove è visibile anche lo stesso artista che dipinge un quadro in un documento filmico dei primi del ‘900 concesso in esclusiva dagli eredi, rimontato e restaurato dal regista.
L’obbiettivo della realizzazione del documentario mai realizzato in precedenza è quello, oltre che di raccogliere in un unico documento le maggiori opere del Chini, di divulgare la poliedrica produzione artistica (dai bozzetti di scenografie teatrale, disegni di abiti di scena, affreschi nelle importanti ville italiane, ceramiche, quadri, gioielli ecc.) al pubblico anche meno esperto e alle nuove generazioni anche all’estero.
Il film è stato presentato in anteprima su inviti in un convegno su Galileo Chini organizzato dal Quartiere 2 nel gennaio 2006 e in prima lo scorso dicembre a Salsomaggiore dove ha riscosso un notevole successo di critica nella stampa locale.
Presenta la serata il regista Pietro Bartolini.